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Il Messaggero Tre uomini per due maglie. E un big va in panchina

(A. Angeloni) Jorge Sampaoli è stato nominato: diventerà ct della Selección. Anche Leo Paredes è stato nominato: farà parte della nazionale argentina, per adesso come semplice convocato (per le partite contro il Brasile e Singapore del 9 e del 13 giugno, insieme con Mauro Icardi e Gomez), magari in futuro come perno del centrocampo. Chissà. E anche lì, Paredes dovrà cominciare a scalare posizioni, un po’ come sta facendo in Italia da quando è arrivato. Pian piano, lento pede: panchina con il Chievo (da giovanissimo) e poi con la Roma (da poco più di giovanissimo), titolare con l’Empoli e quest’anno più fuori che dentro, ma benino nel complesso. Contro la Juve, domenica scorsa, molto bene, così come nella settimana precedente a San Siro con il Milan: le due giornate da vice Strootman sono da archiviare come un esame superato. Ed ecco che contro la sua ex squadra (una sola presenza nel 2014), stasera (ore 18) conta/spera di giocare.

I RIENTRANTI Ma gli rientra Strootman, in più De Rossi sembra (ed è) un punto fermo. Quindi, sulla carta, torna ad esserci poco spazio per Leo (considerando che il terzo centrocampista è Nainggolan), che trova estimatori esterni (vedi Juve) e qui a Roma fatica a farsi largo, ad esplodere. Ed è per questo che a fine stagione, eccola, farà due conti: resto e rischio di continuare a giocare poco, o me ne vado? Il dubbio è lecito. E questo dubbio ce l’ha anche il club, perché Paredes è un calciatore che ha mercato e la plusvalenza, in caso di cessione, sarebbe consistente. Diciamo che con queste premesse, e con il mercato che sta pensando Monchi (il ritorno di Pellegrini, ad esempio) è facile che Leo venga ceduto. Ma non è detto, come non è detto che oggi lo troveremo in panchina. Strootman torna sicuramente in mezzo al campo, ma a far largo all’argentino potrebbe essere De Rossi stesso, ma solo per gli ultimi fuochi di turnover. Perché se vai a vedere, Leo è il perfetto vice di tutti e quindi è uno che si trova bene, altresì, con tutti. Ha sostituito De Rossi e Strootman con la stessa dignità tattica. Ovvio che, rispetto a Daniele, ha meno capacità di proteggere la difesa ma più di De Rossi ha la visione di gioco da regista centrale. Come passo, invece, ricorda un po’ Strootman, però non nella cattiveria e nella leadership.

L’IMPIEGO PART TIME Oggi contro il Chievo, magri, servirà più pensare ad attaccare che a difendere ed ecco perché l’argentino ha le sue chance. Fino a ora Paredes solo una volta ha giocato tre partite consecutive da titolare, con Palermo, Sassuolo e Empoli nel girone di ritorno, poi gli è capitato due volte di giocarne due: all’andata a Napoli e in casa con il Palermo e nelle ultime due con Milan e Juve. In totale ne ha disputate 14 da titolare e in 12 è partito dalla panchina. Su De Rossi e Strootman ci sono altri numeri e forse questo ci fa capire il perché ci siano maggiori possibilità che la coppia di centrocampo sia composta proprio da Daniele e Kevin. Ad oggi De Rossi è stato titolare 25 volte, Strootman 29.

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