(K. K.) – Appurata l’assenza di Edin Dzeko, che per una decina di giorni sarà fermo per un guaio doloroso al polpaccio, la Roma conta di recuperare altre due pedine in vista del big match contro la Juventus. Radja Nainggolan e Diego Perotti sono pronti a stringere i denti per novanta minuti sentitissimi dal pubblico giallorosso, quelli che vedranno la squadra seconda in classifica sfidare la prima con l’incubo di vederla però festeggiare all’Olimpico il proprio sesto scudetto consecutivo.
Per cercare di annullare tale ipotesi, mister Spalletti torna all’antico: per forza di cose quella di domenica sarà una Roma molto simile alla formazione ammirata un anno fa, quando il tecnico toscano la condusse ad una splendida rimonta fino al terzo posto, con un girone di ritorno al limite della perfezione. Una Roma dall’animo e dal tridente leggero ma dalla forza assoluta. Salah-Perotti-El Shaarawy, i tre attaccanti titolarissimi dodici mesi fa, torneranno ad agire assieme (l’ultima volta fu Roma-Sampdoria del settembre scorso), appoggiati dalla verve di Nainggolan, dalla leadership di De Rossi e dalla regia di Paredes, che sfiderà l’ex Pjanic nel duello a colpi di qualità e verticalizzazioni. Infine la difesa: Rüdiger tornerà a destra con Palmieri scaraventato di nuovo sulla corsia sinistra, Manolas-Fazio coppia centrale insostituibile. Una Roma vecchio stile per cercare di evitare un’altra delusione stagionale.
GGR