(M. Pinci) – Come cambierebbe la strategia della Roma senza Champions League? Lecito chiederselo, ora che il Napoli è lontano un punto appena. Probabilmente lo stanno facendo anche a Trigoria. Ma la prima risposta che si sono dati è addirittura rassicurante: non cambia nulla. Non significativamente, almeno. In fondo il preliminare è una coperta cortissima: se è vero che ti costringe a calmierare i costi visto il rischio di non accedere ai proventi della competizione, d’altra parte impone di costruire una squadra competitiva per non fallire l’appuntamento cruciale dei play-off di agosto.
IL PIANO MONCHI – Il piano di rafforzamento è uno e uno solo, dunque. E prevede il taglio degli stipendi, circa il 20%, e un rinnovamento drastico della rosa. Un po’ per non dover sottoscrivere rinnovi onerosissimi, un po’ perché dopo anni è necessario rinfrescare il gruppo. Tutti in bilico, da Manolas (c’è un accordo con l’Inter, che però ora riflette e preferirebbe Rudiger) e Nainggolan fino a Dzeko e Perotti. Ma rischiano in tanti, da Bruno Peres al richiestissimo Emerson. In ogni caso, il club punta a tagliare almeno 20 milioni lordi dai 100 che spende per i salari. Già i saluti di Szczesny, il “taglio” di De Rossi, una partenza moderatamente importante portano un risparmio di almeno 14-15 milioni. Ma considerato che servirà far posto ai nuovi, si andrà incontro anche a altre partenze illustri: chissà se ne parlerà Monchi durante la presentazione di mercoledì alla stampa.
I “CASI” KESSIE E PELLEGRINI – Partenze ok, ma chi al posto loro? Pallotta ha parlato apertamente di “giovani”, ma gli acquisti di Pellegrini e Kessie sono tutt’altro che scontati: la Roma per il primo ha il diritto di riacquisto dal Sassuolo, non l’accordo con il giocatore. Cercato dalle migliori d’Italia: il Milan ha chiesto informazioni, la Juventus lo segue. In estate sceglierà il progetto migliore perché il prossimo passo sarà quello determinante per il salto di qualità. Il problema per Kessie è invece l’agente Atangana, in parola col Milan: la Roma ha l’accordo con l’Atalanta che non vorrebbe fare sgarbi, ma se Trigoria non scenderà a compromessi col procuratore rischia seriamente di perderlo.
GIOVANI E DUE “BIG” – Monchi in ogni caso è già al lavoro per altri profili: giovani ma non solo. Piace il regista Ascacibar dell’Estudiantes, uno dei nomi nuovi è il “Cholito” Simeone, del Genoa. Ma pure Brando del Maiorca. A Monchi piaceva molto Armando Izzo, ma la squalifica per 18 mesi per omessa denuncia (spera in uno sconto sostanziale in appello) complica le cose. Ma Monchi si regalerà anche un paio di colpi di altissimo livello: giocatori pronti per fare il salto di qualità. Perché, nell’anno in cui la Champions porterà 4 italiane alla fase a gironi, la Roma sa di non poter sbagliare.
Fonte: Repubblica.it