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Roma, il primo giorno senza Totti: ora si volta pagina con Di Francesco

(M. Pinci) – L’ultima cena nel ristorante in cui andava da bambino con i genitori: ci ha festeggiato compleanni e vittorie nei derby, stavolta anche l’addio al calcio. Dopo le lacrime dell’Olimpico una festa vera, con gli amici stretti, musica e pure cento tifosi a salutarlo. Da oggi però inizia davvero il dopo-Totti, per la Roma. Oggi la sua divisa numero dieci è finita sulle spalle del premier canadese Justin Trudeau, omaggio del presidente Pallotta a cui il giovane leader di Ottawa ha fatto i complimenti per la celebrazione hollywoodiana dell’Olimpico.

A Trigoria però devono già guardare avanti. Si ripartirà da De Rossi, vicino ad annunciare il prolungamento del contratto per altri due anni. Prima però la Roma dovrà annunciare la fine del legame con Spalletti, che oggi vede Pallotta per comunicargli la propria decisione. Poi, definire l’arrivo dell’erede: anche Di Francesco in giornata ha appuntamento con il Sassuolo, rappresentato dall’ad Carnevali. Il nome scelto da Monchi è lui, nonostante qualche perplessità da parte di altre figure del club. Il problema è la clausola da 3 milioni da pagare per liberarlo: la società emiliana esclude che possa essere inserito un calciatore, ma questa sembra la strada più percorribile, viste le tante partite aperte tra i due club (Pellegrini, Defrel, Ricci…). La Roma ha ovviamente in mano delle alternative, ma la linea di Squinzi è: non trattengo i dipendenti che vogliono andar via. Insomma, una soluzione si troverà nel giro delle prossime ore.

Poi a Trigoria dovranno sciogliere tanti altri nodi. Il primo: quello di Pallotta sullo stadio era un bluff o qualcosa di più? E poi: che mercato sarà, ora che il ds Monchi può contare sui soldi della Champions? Ci sarà bisogno di sacrificare più di un titolare o ci si potrà accontentare di una partenza soltanto? Prima che Pallotta riparta – mercoledì alle 16 – parlerà anche di questo con i suoi uomini. Chissà se troverà il tempo di parlare pure con Totti. Il suo futuro resta ancora un’incognita: dopo lo show dell’Olimpico impossibile immaginarlo altrove (anche se l’amico Zeman lascia aperto lo spiraglio). Restasse come tutti credono, dovranno decidere in che ruolo. E per questo, difficle che basti una cena.

Fonte: Repubblica.it

 

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