Fino all’ultimo secondo. La Roma ha onorato il campionato alla grande, come voleva Ranieri, costringendo l’Inter a lottare fino alla fine per alzare in cielo il 18° scudetto. Nei cuori dei tifosi resterà per sempre il rammarico per la sconfitta in casa con la Sampdoria e per aver rivissuto l’atroce ultima giornata del 2008 quando per un’ora, prima del gol di Ibrahimovic, l’allora squadra di Spalletti sognò il titolo. Stavolta la Roma è stata campione per 33′, quelli intercorsi tra il gol di Vucinic (ancora lui) e quello di Milito a Siena. Ma in realtà nessuno ha mai creduto davvero nel miracolo. Neppure i 18mila saliti con entusiasmo a Verona per ringraziare la squadra di una stagione, comunque, fantastica.
GARA VERA PER UN TEMPO – La gara ha avuto contenuti tecnici solo nel primo tempo. Il Chievo è stato bravo a contenere per mez’ora sulla trequarti una Roma lenta e con poche idee ma poi, quando finalmente i giallorossi hanno accelerato, per Yepes e compagni è stata notte fonda. Le prime avvisaglie le ha lanciate Totti colpendo prima un palo e poi facendo per due volte correre i brividi sulla schiena di Squizzi con un tiro ravvicinato ed un pallonetto a lato di un soffio.
VUCINIC E DE ROSSI CHIUDONO I CONTI – Il muro clivense è crollato definitivamente al 39′ sotto ai colpi di Vucinic che ha trovato lo spiraglio giusto alla sinistra di Yepes con un gran fendente dal limite. Il Chievo ha accusato il colpo e, 6′ dopo, ha incassato
il colpo del ko da De Rossi che ha infilato l’incrocio con un bolide da 28 metri.
RIPRESA CON L’ORECCHIO A SIENA – La ripresa è stata vissuta più sulle onde radio di “Tutto il calcio minuto per minuto” che non in campo dove un volenteroso Chievo non è andato oltre un colpo di testa di poco a lato. Anzi è andata più vicina al tris la Roma con Vucinic che, lanciato solitario verso la porta, ha calciato addosso a Squizzi. Poi il gol di Milito ha spento entusiasmi e voglia di lottare. Ma certo non cancella la splendida cavalcata della squadra di Ranieri che, almeno, una soddisfazione se l’è tolta, nei confronti di Mourinho: in 36 giornate ha conquistato 2 punti in più. Niente male se si pensa che il tecnico nerazzurro è ora a un passo da una storica tripletta.
CHIEVO-ROMA 0-2 (0-2)
Chievo (4-3-1-2): Squizzi; Sardo, Scardina, Yepes, Jokic; Luciano, Iori (al 33′ st. Moro), Ariatti (al 13′ st. De Paula); Bentivoglio; Granoche (al 23′ st. Bogdani), Pellissier. A disp Sorrentino, Frey, Marcolini, Rigoni. All: Di Carlo.
Roma (4-3-1-2): Julio Sergio; Motta (al 30′ st. Mexes), Juan, Burdisso, Cassetti (al 24′ st. Tonetto); De Rossi (al 25′ st. Brighi), Pizarro; Taddei, Perrotta, Vucinic; Totti. A disp. Lobont, Cerci, Menez, Toni. All. Ranieri.
Arbitro: Tagliavento di Terni
Marcatori: al 39′ pt. Vucinic (R), al 47′ pt. De Rossi (R).
Ammoniti: Iori
Recupero: 1′ pt e 3′ st