Il paradosso è che adesso la Lazio potrebbe mettersi a studiare la Roma. In due partite stagionali i biancocelesti non solo non hanno mai battuto la Juventus, ma non sono mai neppure riusciti a segnarle un gol, mentre la Roma, pur priva del suo capocannoniere, Dzeko, è riuscita domenica a segnare tre reti, andando a segno con due centrocampisti – De Rossi e Nainggolan – e un attaccante, El Shaarawy, dominando la Juventus con il pressing, la rapidità e, come suggerito da Spalletti, «la testa».
Il pressing sul difensore della Juventus che esce per impostare – Bonucci o Benatia – e Rüdiger messo quasi a uomo su Mandzukic (15 palloni persi) sono state scelte che hanno premiato, così come il grande lavoro a tuttocampo di Nainggolan e De Rossi.
Alla Roma, per battere 3-1 la Juve è servita la partita perfetta, dove il sacrificio di tutti è stato determinante. Sarà così anche per la Lazio? Domani la risposta.
fonte: C. Zucchelli – La Gazzetta dello Sport