(F. Ferrazza) – Monchi sta lavorando sulla ricostruzione di una difesa a quattro, che abbia due doppioni per ogni ruolo. Quattro terzini e quattro centrali, più un secondo portiere alle spalle di Alisson che, con la fine del prestito di Szczesny dall’Arsenal, è destinato a diventare il titolare della prima Roma guidata da Di Francesco. Il brasiliano non vede l’ora di fare il salto, dopo una stagione vissuta a singhiozzo alle spalle del polacco, rivoluto con forza nella capitale, la scorsa estate, da Spalletti. Alisson ha giocato le coppe, dimostrando personalità e buone basi, portiere sul quale si poggerà la difesa, in piena ristrutturazione. Vicino alla cessione Manolas, che della squadra giallorossa è un pilastro. Con lo Zenit continua a parlare Monchi, sperando di ricavare qualcosa di più dei trenta milioni totali offerti dal club allenato da Mancini. Senza Manolas, resterebbero in rosa Ruediger, Fazio, Juan Jesus e il messicano, fresco di acquisto, Moreno. Quindi quattro precisi. Ma, escluso Ruediger, nessuno al livello di Manolas. Con Juan Jesus, tra l’altro, che potrebbe essere utilizzato come esterno, anche se non incarna per nulla le caratteristiche del terzino ideale di Di Francesco.
Passando ai terzini, c’è da tenere presente la rottura del crociato di Emerson (non sarà a disposizione per l’inizio della stagione), e il “mal di pancia” di Mario Rui, corteggiato dal Napoli. «Lo vuole con forza Sarri — spiega il manager del difensore, Giuffredi — Ho sempre detto che sarebbe rimasto alla Roma, ma visto quanto il Napoli insiste, ci incontreremo con i giallorossi la prossima settimana». Per Rui Trigoria deve versare 6 milioni di riscatto all’Empoli, cifra che potrebbe, nel caso, accollarsi De Laurentiis. Se partisse Rui, con Emerson e Florenzi infortunati, a disposizione Di Francesco avrebbe ora solamente Bruno Peres, che deve essere riscattato versando 12,5 milioni al Torino. Karsdorp del Feyenoord dovrebbe arrivare, poi ne mancherebbe un altro.
Fonte: la repubblica