L’impressione al momento è che, se Manolas presto dovrà salire a bordo di un taxi, difficilmente questo prenderà la strada di Roma o di San Pietroburgo, perché entrambi i due club sono assai irritati col difensore. I giallorossi perché stanno rischiando di far saltare un affare da 35 milioni, i russi perché avevano definito già l’accordo e, a pochi giorni dall’inizio del campionato (che lì comincia intorno a metà luglio) Roberto Mancini si trova a dover fare a meno di uno dei perni della difesa che sperava di costruire.
Se fossimo nei panni di Manolas, ci augureremmo che l’azzardo di chiudere le porte in faccia allo Zenit sia stato calcolato. Le voci che volevano già pronta un’offerta per lui da parte del Chelsea e del Manchester United sono diventate un po’ (solo un po’) più tiepide, così come non trovano conferme quelle che voglionol’onnipresente Juventus dietro un intreccio che complica i piani dei giallorossi. In ogni caso, sembra essere sempre la Premier League il punto di approdo del difensore greco, che appare troppo tranquillo per non avere niente in mano.
Doumbia ha trovato l’accordo con lo Sporting e da ieri sera è a Lisbona, a Paredes manca soltanto la visita medica per approdare alla corte di Mancini allo Zenit e portare nelle casse della Roma 25 milioni.
fonte: M. Cecchini – La Gazzetta dello Sport