(K. Karimi) – Ieri la dirigenza della Roma si è spostata quasi in blocco in Emilia, tra Sassuolo e Reggio, dove si è giocata la sfortunata semifinale del campionato Primavera che ha visto i giovani giallorossi soccombere con i pari età dell’Inter. Ma erano tanti gli argomenti di discussione con il club neroverde, a cominciare dal futuro di Eusebio Di Francesco, tecnico che la Roma ha scelto da tempo come sostituto di Luciano Spalletti in panchina.
Non solo Di Francesco però sul taccuino di Monchi e Baldissoni, ma anche tanti altri intrecci di mercato. In primis Lorenzo Pellegrini, per il quale c’è un accordo per il rientro in giallorosso a partire da questa estate: serviranno 10 milioni di euro per la cosiddetta ‘recompra’. Oltre al centrocampista classe ’96 la Roma è attratta da altri talenti scuola Sassuolo: piace Francesco Acerbi per la difesa, soluzione che si concretizzerebbe dopo l’eventuale cessione di Rüdiger. Poi Gregoire Defrel per l’attacco, l’ideale vice-Dzeko abile a giocare anche da esterno offensivo. Senza dimenticare il giovanissimo Claude Adjapong, italo-ghanese classe ’98 che a Di Francesco piacerebbe allenare e crescere ancora sotto la propria egida.
Per agevolare tutte queste possibili soluzioni in entrata la Roma potrebbe concedere al Sassuolo alcuni ‘favori’ come già fatto in passato, cedendo in prestito o a titolo definitivo vari giovani talenti di sua proprietà; Federico Ricci per esempio potrebbe essere riscattato dai neroverdi dopo il prestito di un anno. Inoltre il futuro allenatore Bucchi, proveniente dal Perugia, potrebbe chiedere l’arrivo anche del gemello Matteo Ricci, oltre che di altri acquisti ‘under 21’, da Marchizza a Tumminello passando per Frattesi, Sadiq e persino il più esperto Verde.
E non finisce qui: la Roma starebbe lavorando anche per strappare al management del Sassuolo uno dei suoi punti fermi: Nereo Bonato, storico d.s. emiliano, potrebbe diventare il braccio destro di Monchi e capo del settore ‘scouting’ giallorosso al posto dell’ormai partente Ricky Massara, destinato all’Inter.
GGR