Ogni mossa che si sceglie peggiora la situazione di partenza. È quello che sta succedendo alla Roma, con le nuove puntate della telenovela Totti-Pallotta. Prima il presidente, che attraverso radio Sirius XM, nella trasmissione dell’amico Charlie Stillitano, ha offerto a Totti il futuro che detesta: “Potrebbe essere un ottimo ambasciatore dei nostri brand” e la risposta di del numero 10 è stata: “Intanto mi godo un po’ di relax con Ilary, poi vedremo. Non è detto che abbia finito di giocare definitivamente.
Un contratto da dirigente, lungo sei anni, da 600.000 euro a stagione, è pronto e il tutto potrebbe far vacillare gli equilibri di un club affollato che ha un presidente lontanissimo (Pallotta), un consigliere lontano ma influente (Baldini), un a.d. (Gandini), un d.g. (Baldissoni) e un d.s. (Monchi).
Totti sa che andare via da Roma rovinerebbe la splendida immagine che ha lasciato nel suo addio: quella di un uomo talmente innamorato da accettare anche il sacrificio più duro, che per lui è smettere di giocare.
Pallotta non vede Totti in un ruolo operativo, ma ha la forza di mandarlo via dalla Roma? dirigenti giallorossi sono rientrati ieri da Boston, dopo il summit con Pallotta. Un incontro con Totti è necessario. Toccherà a Monchi rinnovare la proposta al Capitano di lavorare con lui.
fonte: L. Valdiserri – Il Corriere della Sera