(S. Carina) Aspettando l’ufficialità per Di Francesco (che potrebbe arrivare martedì o mercoledì) nella costruzione del centrocampo si riparte dalle ultime considerazioni tecniche di Pallotta: «La mediana rimarrà intatta». Attualmente in rosa la Roma ha cinque centrocampisti: Nainggolan (in attesa di adeguamento contrattuale), Strootman e De Rossi (freschi di rinnovo), Paredes e Gerson. Cinque pedine, ridotte presto a quattro nell’ultima stagione per il progressivo allontanamento del brasiliano dalle rotazioni. Un numero che non basterà il prossimo anno. Se per Gerson (per il quale dopo l’accesso in Champions è maturato un ulteriore milione di bonus da versare al Fluminense) si cercano acquirenti o soluzioni in prestito, molto ruota attorno al nome di Paredes.
GLI IDENTIKIT – Perché dal Sassuolo rientrerà alla base Pellegrini, convinto a tornare proprio dall’approdo di Di Francesco, allenatore che lo conosce, lo stima e lo ha lanciato nel calcio che conta. L’ex Primavera giallorosso è però una mezzala o, se preferite, un intermedio. Manca qualcosa al centro. Soprattutto se venisse dato seguito alle voci in uscita per l’ex Boca, richiesto in Italia dalla Juventus e in Russia dallo Zenit. Pronti, via il titolare sarà De Rossi che tuttavia, pur arrivando da un’ottima annata, a 34 anni appare difficile possa disputare 50 partite, considerando tra l’altro che la prossima è la stagione che culminerà col mondiale. Daniele già quest’anno ha praticamente saltato tutta la Coppa Italia (dove è sceso in campo soltanto con la Sampdoria), 11 gare in serie A (e in altre tre ha disputato 3, 6 e 9 minuti) e 4 partite in Europa League (e in una è stato impiegato per 5 minuti). Serve dunque un omologo che faccia viaggiare il pallone. Di Francesco non ama chi va oltre i due tocchi. Non è un caso che la Roma si sia mossa per Seri, regista ivoriano del Nizza e della propria nazionale. È un brevilineo, agile, ama far partire e seguire l’azione come dimostrano i 7 gol e 9 assist dell’ultima stagione. Al momento il club francese fa muro, sperando di alimentare un’asta. Monchi però ha pronte le alternative. Una di queste è il sampdoriano Torreira. Una gavetta iniziata nel Montevideo Wanderers per poi ergersi a protagonista in A con la Sampdoria, passando per la palestra della B a Pescara. Ora, complice un adeguamento contrattuale promesso e non corrisposto (guadagna 200 mila euro), è pronto al grande salto. Un altro profilo che piace a Monchi è quello di Ozyakup, turco con passaporto olandese del Besiktas, centrocampista di rottura, bravo anche ad attaccare gli spazi. Da non dimenticare nemmeno Ascacibar, 20 anni,argentino dell’Estudiantes. Intanto mentre dalla Spagna (dove oggi l’AS Roma Legends giocherà contro il Real Madrid) rimbalza l’ indiscrezione di un interesse di Monchi per il difensore dell’Eibar, Lejeune, Emerson è pronto a tornare in Brasile per continuare la riabilitazione al ginocchio presso il centro di recupero del Santos, ritenuto all’avanguardia per questa tipologia d’infortuni.