«Sta andando molto bene, abbiamo fatto una stagione estremamente positiva, siamo arrivati secondi in campionato a 4 punti dalla schiacciasassi Juventus. Abbiamo avuto una settimana complessa durante la stagione dove ci siamo pregiudicati migliori risultati in Coppa Italia ed Europa League, ma non possiamo dire che è stata una stagione negativa». Sono le parole dell’amministratore delegato della Roma, Umberto Gandini, a ‘La Politica nel pallone su Gr Parlamento’, sulla stagione giallorossa. Gandini è arrivato dal Milan ed ha iniziato con grande entusiasmo l’avventura nella capitale. «Per me personalmente è cambiato tantissimo, il modo di pormi nel lavoro, il ruolo, la società. Roma è una città straordinaria, una piazza ambiziosa, una società molto ambiziosa e professionale e con progetti molto seri, con una grande dimensione nazionale e internazionale verso il calcio che conta», ha aggiunto l’ad giallorosso che non si sbilancia sulla prossima stagione. «Scudetto il prossimo anno è l’obiettivo? Ogni campionato fa storia a se, quello di quest’anno ha portato determinati risultati, ci sono tanti cambiamenti, quelli che si troveranno ai nastri di partenza il 20 agosto saranno differenti, noi vogliamo essere competitivi e per questo ci stiamo attrezzando».
Un passaggio anche sul futuro di Francesco Totti: «Francesco è meritatamente in vacanza, ha un contratto da giocatore fino al 30 giugno, ora il nuovo corso partirà dall’1 luglio, c’è tutto il tempo. Abbiamo un dialogo continuo con Francesco, è una situazione delineata con società, bisogna capire le sue volontà: ci auguriamo ovviamente di proseguire insieme. Siamo una società molto unita, mi assumo anch’io le mie colpe per la gestione dell’ultimo anno».
Gandini poi commenta la vicenda di Gianluigi Donnarumma, che ha rifiutato il rinnovo di contratto con il Milan: «Non mi permetto di giudicare operazioni di altre società, non entro in una vicenda così delicata, per questo motivo da parte mia nessun tipo di commento e di giudizio, tantomeno ritengo che possa avere senso pensare ‘come sarebbe stato sè, tanto non lo è e non ci sono controprove. Mi auguro e spero che Donnarumma abbia ciò che la vita gli ha donato, ovvero un immenso talento a servizio del calcio. Ha diritto di scegleire quella che sarà la sua vita. Per il resto, è tutto molto social e mediatico, dobbiamo stare molto attenti quando esprimiamo i nostri giudizi – le parole dell’ad giallorosso – Donnarumma alla Roma? No, abbiamo Alisson, Skorupski, Lobont. Siamo coperti. E non faremmo mai uno sgarbo a un’altra società italiana. Quando Donnarumma arrivò al Milan non ne conoscevo le capacità e non potevo prevederne il futuro. Quando venne deciso da Mihajlovic di schierarlo al posto di Diego Lopez ho seguito con grande apprensione i suoi primi passi. Oggi è diventato facilissimo prendere una posizione, colpire e poi stare a vedere cosa succede. Sono aspetti molto preoccupanti, probabilmente amplificati oltremisura, perchè non penso che minacce via social possano essere reali o atti delinquenziali, ma sono il segnale di quanto leggerezza viene messa in certi commenti».