(S.Carina) – Anche l’ultimo, piccolo dubbio, è venuto meno: «Il nuovo tecnico? Abbiamo qualcuno in mente e dobbiamo solo finalizzare, non con lui, ma con il club». Pallotta, in un’analisi più approfondita dell’intervista rilasciata qualche giorno fa alla radio statunitense Sirius xm Fc, non fa il nome di Di Francesco ma è come se lo facesse. L’identikit corrisponde al tecnico abruzzese. Il «dover finalizzare con il club in cui si trova» è un modo elegante per definire la clausola rescissoria di tre milioni, vero motivo del contendere e del ritardo dell’annuncio del nuovo allenatore, sul quale ieri è tornato a parlare anche l’ad del Sassuolo, Carnevali: «Ci stiamo guardando attorno per capire quale potrebbe essere il suo sostituto. Vogliamo trovare la miglior soluzione per tutti. C’è un contratto e ci sono delle clausole che vanno rispettate. La volontà è quella di agevolare tutti e far sì che il mister sia contento della sua scelta. Entro la settimana prossima faremo delle valutazioni definitive», ha spiegato a Tmw. In realtà potrebbe volerci molto meno. Due, tre giorni al massimo, il tempo per i club d’incontrarsi (con Di Francesco che in queste ore si sta operando nella veste di ambasciatore) e la lunga telenovela volgerà al termine. Sulla questione non ha voluto parlare il dg Baldissoni, di rientro ieri mattina dal meeting di Boston insieme al ds Monchi e all’ad Gandini: «E’un incontro che facciamo ogni anno. Il nuovo allenatore? Parliamo quando vogliamo noi e quando abbiamo qualcosa da dire». Intanto dal ritiro della nazionale, De Rossi ritorna sull’addio di Spalletti: «Mi dispiace sia andato all’Inter, perché è un allenatore a cui sono legato e molto forte. Spero che non lo faccia vedere al 100% all’Inter, perché l’anno prossimo sarà una delle nostre rivali».
fonte: Il Messaggero