(A. Serafini) Per centrare l’obiettivo prioritario si è disposti ad aspettare ancora, ma senza tirarla troppo per le lunghe. Continua la linea d’intransigenza della Roma in merito alla posizione di Di Francesco, che nelle prossime ore proverà a risolvere una volta per tutte la clausola rescissoria da 3 milioni che lo blinda al Sassuolo. La linea giallorossa dettata da Pallotta non cambierà: l’ipotesi di liberare il tecnico pescarese di fronte ad un esborso economico non è mai stata presa in considerazione, così come l’intenzione di piegarsi alle richieste sui giovani gioielli di Trigoria. In pratica la dirigenza giallorossa è disposta ad attendere sviluppi senza il rischio di doversi piegare personalmente attraverso operazioni ritenute economicamente sconvenienti. Un gioco a tre in cui la Roma non ha intenzione di entrare. Il presidente Squinzi, infastidito dalla situazione generale, preferirebbe concludere la questione in tempi brevi, consapevole di non poter programmare la prossima stagione con un allenatore scontento in panchina che da tempo ha raggiunto l’accordo contrattuale con un altro club (a Trigoria è già pronto un biennale da 1,5 milioni netti a stagione). Il vento potrebbe girare favorevolmente verso i giallorossi, che in mattinata lasceranno la capitale per raggiungere proprio Reggio Emilia, teatro della semifinale scudetto che vedrà impegnati i giovani di Alberto De Rossi. La truppa al completo composta da Baldissoni, Massara e Monchi partirà ufficialmente per appoggiare e sostenere un’altra possibile impresa delle giovanili sfruttando a proprio vantaggio la vicinanza con la dirigenza del Sassuolo. Prevista, ma non confermata, la presenza sugli spalti di Di Francesco, chiuso nel silenzio di chi non vede l’ora di poter ufficializzare il passaggio sulla panchina romanista. Negli ultimi giorni si sono susseguiti i contatti con Monchi, disposto a rinunciare ad un convegno in programma oggi a Bilbao in cui figurano come ospiti anche Emery e Pochettino. La volontà di chiudere la questione entro il weekend spingerà le parti ad un incontro risolutivo in cui la Roma proverà a dettare le proprie condizioni senza scendere ad alcun compromesso.
Poi si penserà anche al resto: l’ufficialità dell’allenatore ha finora occupato la maggior parte degli sforzi profusi nell’organizzazione della prossima stagione, legata ovviamente al lungo capitolo del mercato. Al momento non si segnalano novità sul fronte Salah, disposto al trasferimento al Liverpool (trovato l’accordo sull’ingaggio da circa 4 milioni netti a stagione), ma bloccato dalla volontà romanista di non cedere alla prima offerta da 34 milioni. Un consueto tira e molla di una trattativa destinata a proseguire nelle prossime settimane o almeno finché dall’Inghilterra non si paleserà una proposta superiore ai 40 milioni. Nell’intricata rete degli obiettivi in entrata, il diesse spagnolo continua il processo di scrematura in attesa della scelta definitiva dell’allenatore e di conseguenza delle caratteristiche dei giocatori ritenuti più idonei al completamento del progetto tecnico futuro. All’interno della lista dei preferiti è sbucato il nome di Karsdorp, terzino destro del Feyenoord. Il ventiduenne olandese è finito da tempo sotto stretta valutazione di Monchi, che lo considera tra i prospetti migliori d’Europa nel ruolo.
Capitolo Manolas: il difensore attende una chiamata da parte della società per discutere del rinnovo, anche se all’orizzonte non sono segnalati incontri imminenti. La situazione del greco (così come per Nainggolan) verrà affrontata nel corso dell’estate.