(E. Menghi) – Nuova pelle, vecchi amici. Kolarov torna a Roma, stavolta sulla sponda giallorossa e riabbraccia Dzeko. L’ex Lazio è il terzino sinistro, pronto all’uso, che Di Francescoaveva chiesto a Monchi per tappare il buco in difesa il prima possibile, dopo aver visto all’opera gli adattati Moreno e Juan Jesus, in attesa del rientro di Palmieri a novembre. Serviva una certezza da quella parte e il diesse spagnolo ha scelto l’esperienza del serbo «low cost». 5 milioni di euro nelle casse del Manchester City, che avrebbe perso il giocatore a zero il prossimo giugno, e 2,5 milioni di euro nelle tasche dell’ esterno, pronto a firmare un triennale.
Si è tagliato lo stipendio per realizzare il suo desiderio di fare ritorno nella citta a cui e rimasto legato dopo i tre anni alla Lazio, è rimasto in contatto soprattutto con Radu, ma anche dall’altra parte del Tevere c’è un caro amico che lo aspetta: Dzeko. Insieme hanno vinto 2 Premier League (2011/12 e 2013/14) con i Citizens, hanno giocato per lo stesso club per 3 anni e mezzo: Edin arrivò nel gennaio del 2011, Kolarov era lì dal 2010. II terzino ha fatto segnare coi suoi assist/cross l’attaccante bosniaco nel campionato inglese in tre occasioni: la prima volta il 25 febbraio 2012 contro il Blackburn, poi col Newcastle il 12 gennaio 2014 e infine contro il Southampton il 5 aprile 2014.
Il feeling c’è, a Di Francesco il compito di affinarlo. A partire da oggi: il serbo è atterrato nella notte italiana (intorno alle 4, le 22:30 americane) a Boston con un volo proveniente da Houston, dove era in ritiro con il City. Le visite mediche le aveva fatte con il suo ex club, per cui la Roma si limiterà a sottoporlo a dei test fisici, poi ufficializzerà l’affare. Guardiola l’aveva salutato proprio mentre Monchi concludeva l’operazione: «Non mi piace lavorare con persone che non vogliono rimanere. Aleksandar ha una grande opportunità di andare alla Roma e ha detto che vuole andare via: gli auguro il meglio, sono stato felice di allenarlo». Kolarov ringrazia e festeggia con Dzeko: i due, in compagnia anche dell’altro ex compagno Jovetic (nome inserito inizialmente nella lista degli acquisti di Monchi, ma irrealizzabile), si erano visti a Milano lo scorso novembre per una cena tra amici prima del derby vinto 2-0 dalla Roma.
II prossimo in calendario sarà sicuramente particolare per laziale, mentre il bosniaco ci ha fatto l’abitudine ora che alla terza stagione in giallorosso: «L’ultima e stata molto bella per me, voglio migliorare e fare tanti gol anche nella prossima. Ripetersi e difficile, ma mi sto preparando bene. Non voglio essere troppo sereno, perché se sei tranquillo pensi che tutto sarà facile, ma in realtà sempre più difficile». Il nuovo arrivato Defrel faro salire la concorrenza: «L’anno scorso ho fatto 51 partite, sono tante ma volevo giocare sempre. Però è bello avere un altro attaccante. Lui è forte e mi piace. Sono contento per la Roma che ha preso un calciatore che ci aiuterà in futuro. Possiamo giocare insieme io e lui». Un altro esterno è in arrivo, anche se per Mahrez si prospetta una trattativa lunga e insidiosa. «L’unica offerta – ha sottolineato l’allenatore del Leicester Shakespeare – l’ha fatta la Roma, ma è stata ritenuta bassa». Monchi alzerà la posta, è pronto a fare all-in sull’algerino, ora che la difesa e fatta: sfumato Nastasic, non sta cercando altri centrali. Anche perché Kolarov, all’occorrenza, sa farlo: 23 presenze in quel ruolo, con linea a quattro, ne sono la prova.
Fonte: il tempo