(L. Tongue) La Roma non sfigura contro la Juve e si arrende solo ai rigori (6-5) dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. Tumminello sbaglia il primo dei giallorossi, nessuno dei bianconeri, compresi i nuovi Bernardeschi e Douglas Costa, fa invece cilecca. Ma Di Francesco può essere soddisfatto. Perché la squadra è in crescita e, per le chance avute, avrebbe meritato di più del pari, ottenuto grazie a Dzeko, dopo il rigore non concesso a Perotti e la traversa di Strootman.
SUBITO CHANCE PER DZEKO – Il Barcellona fa l’en plein negli States, vincendo il Classico d’estate contro il Real (3-2) e anche l’International Champions Cup americana. Nella sfida di Foxborough rimane dunque in palio solo il prestigio. Di Francesco si aspetta qualche progresso dalla Roma che non delude davanti ai campioni d’Italia. Nel suo 4-3-3, dà spazio ai titolari. Appena due nuovi nella formazione di partenza: Kolarov esterno basso a sinistra e sempre più a suo agio, Defrel alto a destra. Anche Allegri, almeno inizialmente, va sul sicuro: l’unica novità, nel 4-2-3-1, è De Sciglio da terzino destro in una difesa in cui schiera i centrali di scorta Benatia e Rugani. Prudenza, equilibrio e compattezza: entrambi i tecnici chiedono il sacrificio di gruppo per non esporsi alle ripartenze avversarie. I giallorossi si chiudono con il 4-1-4-1: De Rossi fa da schermo alla linea arretrata, Defrel e Perotti si allineano alle mezzali Nainggolan e Strootman. Pure Dzeko si abbassa sotto palla. Lo stesso fanno i bianconeri, con il 4-4-2: restano davanti Dybala e qualche metro più avanti Higuain, Cuadrado e Manduzukic si abbassano accanto a Pjanic e Marchisio. Dzeko ha subito un paio di occasioni, ma non sfrutta le iniziative di Defrel e Perotti.
LINEA BUCATA – La Roma, fino a metà tempo, è spigliata. E’ più propositiva dei bianconeri e, prendendosi l’iniziativa, attacca con continuità. La Juve, con Marchisio già in forma, entra in partita prima della mezzora e va subito a dama. Il lancio di Alex Sandro buca la difesa giallorossa: Fazio, fuori posizione e lento nello spostamento, si perde Mandzukic che riceve palla, salta Alisson e segna a porta vuota (28′). Ci riprova Dzeko, murato da Rugani. L’arbitro Gonzalez, invece, non concede il rigore a Perotti, addirittura ammonito, per il pestone di Benatia in area (40′). Di Francesco comincia la ripresa con Moreno per Juan Jesus e Gonalons per De Rossi. Allegri esagera con 5 sostituzioni: dentro Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Khedira e Douglas Costa (al debutto). La Roma è più vivace. Peres allarga per Strootman: sinistro e traversa (6′). Bravo poi Alisson su Douglas Costa e soprattutto su Higuain. Esordio per Bernardeschi, decimo cambio bianconero (poi anche l’undicesimo). Kolarov, su apertura di Gerson, regala l’assist dell’1 a 1 a Dzeko (29′), diventato capitano. Pinsoglio, entrato per Buffon, respinge il tiro di Tumminello. Gli altro nove sono tiratori scelti.