Almeno nei nomi, se avessero dato più affidabilità (di rendimento, ma anche caratteriale), la Roma si ritroverebbe una squadra B in grado di poter dare una mano, importante, a quella principale.
Skorupski ha poca voglia di fare il secondo, Peres dovrà dare segnali importanti mentre pochi dubbi invece sulla coppia centrale Castan-Zukanovic: il bosniaco non dovrebbe neanche andare in ritiro, il brasiliano sì ma con la valigia pronta. Lui sogna di convincere Di Francesco, ma sembra complicato: più facile che faccia la preparazione e vada via.
Gerson, Vainquer e Verde: il francese e l’ex Primavera andranno sicuramente via (dopo l’esperienza positiva al Marsiglia, Vainqueur è quello che ha più mercato e può portare a Trigoria almeno 4-5 milioni), sul brasiliano non ci sono certezze. Per adesso è previsto in ritiro e la Roma, che lo ha pagato 19 milioni, non può permettersi di svalutarlo, a meno che non trovi qualche estimatore particolarmente innamorato (Sabatini o chi per lui), lo manderà via in prestito con la speranza che possa rivalutarsi.
Iturbe è il grande punto interrogativo. In teoria le sue caratteristiche potrebbero sposarsi bene con il gioco di Di Francesco, in pratica dopo tre anni quasi da buttare lui cerca una squadra che gli dia fiducia in un momento anche personale particolare, la Roma cerca di rientrare, almeno in parte, dall’investimento di 24 milioni fatto nel 2014.
fonte: C. Zucchelli – La Gazzetta dello Sport