(C. Zucchelli) – James Pallotta senza filtri: De Rossi, Monchi, Nainggolan ma, soprattutto, le stoccate al Milan e a Walter Sabatini. In un’intervista di questa notte negli States a Sirius XM, il presidente della Roma esprime tutte le sue perplessità sul nuovo corso rossonero: “Non ho idea di cosa stia succedendo. Non ha senso. Non hanno i soldi in primo luogo per comprare la squadra, visto che hanno preso 300 milioni in prestito da persone che conosco a Londra, a un interesse piuttosto alto. Stanno spendendo, o almeno facendo importanti anticipi, per giocatori e pagheranno le conseguenze a un certo punto. Loro dicono che è tutto per qualificarsi alla Champions League, ma non sarà abbastanza. Quando gli stipendi saranno uguali ai ricavi, non so che diavolo succederà. Sono gli unici in Serie A – attacca Pallotta – che stanno perdendo la testa. Forse loro hanno un grande piano che un giorno scopriremo, ma il resto delle squadre sono in qualche modo razionali. Se potete spiegarmi il Milan, perché io non lo capisco…”.
SABATINI E MONCHI — In attesa che dagli States arrivino eventuali chiarimenti su questa intervista (spesso Pallotta ha voluto precisare o rettificare alcuni concetti rilasciati negli Stati Uniti), non ci sono parole al miele anche per l’ex direttore sportivo, Sabatini: “Avevo perso molta fiducia in lui dopo i primi due anni. Non solo per il tipo di giocatori che stavamo comprando, ma un po’ di cose. I primi due anni sono stati ottimi, ma avremmo dovuto costruire su quelli e invece lui continuava semplicemente a fare scambi. Quindi ad agosto, parlando con Franco Baldini, ho detto che avremmo dovuto prendere un altro direttore sportivo. Ho chiesto di Monchi, Baldini mi ha detto che non sarebbe andato da nessuna parte, ma che gli avrebbe fatto una telefonata. Uscì fuori che Monchi voleva parlarmi. Voleva andare via, abbiamo avuto delle riunioni segrete e ci siamo trovati bene da subito. Siamo stati fortunati a prenderlo perché qualcun altro lo voleva per molti più soldi. In due mesi è stato un dono del cielo”. Tanto per non farsi mancare niente, Pallotta riserva una stoccata anche a Rudi Garcia: “I giocatori venivano a lamentarsi in quel periodo e dicevano che non erano mai stati in una forma peggiore”.
DE ROSSI E NAINGGOLAN — Tutta un’altra atmosfera, secondo il presidente, c’è adesso nello spogliatoio romanista: “Radja è uno dei più importanti sul campo. Non si ferma mai, è completo. Per quanto riguarda Daniele, già ora vedo un cambiamento nel suo temperamento visto che è il capitano. Lo vedo anche in alcuni degli altri, sono molto concentrati e credono sia il loro anno. Potete vedere come interagiscono, negli anni passati c’era musica nello spogliatoio, ho notato che non ce n’era e ho chiesto cosa fosse successo. Loro hanno detto: ‘Basta con quella merda!’. Tanto per non usare, anche in questo caso, giri di parole.
ELLIOTT — In un’altra intervista, ad Associated Press, Pallotta rincara la dose sul Milan: “Io sono choccato dalla Uefa, tutto questo non ha senso. È uno scherzo, loro non hanno soldi. Il Ceo del gruppo Elliott è mio amico, loro diventeranno proprietari del club, loro hanno il debito”. E non le manda a dire neanche sullo stadio, condizione essenziale per rimanere proprietario della Roma: “Non vogliamo vendere il club, pensiamo ci siano ottime possibilità di costruire una grande squadra, uno stadio con strutture anche di intrattenimento. Ma se non riuscissi a ottenere l’ok, allora qualcun altro dovrà prendersi la briga di farlo al posto mio”.
SPALLETTI — Mentre su Totti è diplomatico (“ha bisogno di un po’ di tempo per pensare, abbiamo avuto molte conversazioni. Lo aiuteremo e lavoreremo con lui per il suo bene e quello della squadra”), su Spalletti Pallotta lo è meno: “Lui pensava spesso ai media. Io andavo nel suo ufficio e dicevo ‘Luciano come va oggi?’, poi uscivo e andavo da qualcuno a chiedere ‘cosa pensi che significhi?’. Io lo amavo, ma la stampa lo ha fatto impazzire. Voleva solo litigare con loro. I miei rapporti con la stampa italiana? Manipolano le cose e scrivono cose sbagliate”.
LA NUOVA ROMA — Altre pillole del Pallotta pensiero: “Kolarov è un colpaccio, Gonalons sarà la sorpresa e abbiamo un centrocampo fortissimo, il miglior mai avuto, Di Francesco ha giocato con la Roma, era molto apprezzato, lo conoscevano. Ogni tanto quando prendi un nuovo allenatore senti qualcuno della stampa dire ‘brutta scelta, brutta scelta’. Ma tutti pensavano che lui fosse bravo. Ero scioccato”.
Fonte: Gazzetta.it