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Roma-Juventus, Di Francesco: “Contento di essere rimasti in partita fino alla fine”

Al termine del match perso ai rigori contro la Juventus, il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa dall’interno del Gillette Stadium. Queste le sue parole:

“Siamo partiti molto bene creando un paio di palle gol importanti sapendo che la Juve era molto pericolosa in ripartenza, poi abbiamo abbassato un pochino il baricentro e non siamo stati aggressivi per un periodo. Quello che mi è piaciuto meno nel finale del primo tempo, soprattutto negli ultimi 15-20 minuti, è che abbiamo giocato pochissimo in verticale e questo ha permesso alla Juve di potersi riposizionare con facilità e ripartire con qualità. Sul gol subito abbiamo commesso un errore di reparto e non individuale in cui dovevamo leggere prima una situazione del genere. Ci abbiamo lavorato in settimana proprio su una palla simile per una mezz’oretta e questo fa capire che c’è bisogno ancora di lavorare. Sono contento che siamo rimasti in partita fino alla fine, questo è l’aspetto più importante poi nel secondo tempo la squadra è cresciuta e ha cercato molto di più la verticalità”.

Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?
“Mezzo pieno perché ci sono delle cose positive da valutare, come ce ne sono state altre dove potevamo fare molto meglio però vi ricordo che è da poco che lavoriamo insieme ed è ovvio che per entrare nella testa e far capire determinato meccanismi ci vuole un po’ di tempo. La capacitá sta anche nelle difficoltà di non perdere il filo logico della gara, noi non ci siamo disuniti e abbiamo tenuto la partita in bilico e questa è stata la cosa più importante insieme al fatto che abbiamo anche osato un po’ di più nel secondo tempo perché voglio una squadra che sappia palleggiare ma che sappia anche verticalizzare di più e i dati dicono che nel primo tempo l’abbiamo fatto troppo poco rispetto al secondo”.

Volevo chiedere un giudizio sui singoli: chi le è piaciuto di più per ogni reparto? E poi se ci vuole commentare il rigore non dato a Perotti…
“Si…non è il primo in questo torneo ma il rigore diventa relativo, oggi ci tenevamo a vincere anche ai rigori perché lo avevo chiesto ai ragazzi. Per quanto riguarda la crescita di tanti giocatori, è cresciuto tanto Bruno insieme a Fazio in difesa che ha risposto bene a quelle che erano le mie richieste. Bruno è vero che è più tempo che lavora con me e questo si vede mentre nel secondo tempo in mezzo al campo mi è piaciuto tantissimo come è entrato Gonalons perché ha cercato maggiormente la verticalità. Daniele ha giocato il primo tempo ma non stava benissimo, aveva un problemino e infatti ha osato poco e da lui voglio molto di più in questo senso. Davanti Dzeko si è dimostrato sempre importante, insidioso e determinante quando arriva la palla nell’area perché oltre al gol ha avuto altre 3-4 occasioni”.

Su Gerson e Ünder
“È ovvio che con il lavoro si puó portare a migliorare tutti quanti, questo a partire da Gerson ma non solo lui. Per quanto riguarda Ünder è entrato in un momento della gara dove tutti quanti hanno cercato un pochino di più di essere incisivi dal mio punto di vista. Sta interpretando al meglio quello che gli chiedo, è normale che deve ancora capire determinati movimenti peró è un ragazzo che mi piace perché cerca sempre di fare male agli avversari e questo è quello che mi piace di un attaccante. È giovane, è un attaccante di ottime prospettive peró per me è sempre troppo presto siamo a fine luglio e le valutazioni le faró più avanti. Sono contento della crescita generale ma mi aspetto ancora tanto”.

Quanto è grave l’infortunio di Manolas? Quanto è importante per voi? Ci sono delle voci che lo vogliono lontano dalla Roma, sono corrette?
“Riusciamo a parlare di chi non ha giocato? Credo che abbia risposto Monchi su Manolas e il mercato, non devo aggiungere altro. Ha il desiderio di rimanere e la società ha il desiderio che Manolas sia un giocatore della Roma. Oggi si è allenato a parte per questo problema alla spalla dopo la partita col Tottenham, ma penso che si riunirà al gruppo quando torneremo a Roma”.

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