(G. Lengua) – La maledizione del crociato perseguita i calciatori della Roma, l’ultimo ad essere stato colpito è il terzino della Primavera Luca Pellegrini (ieri l’operazione) durante l’amichevole con lo Slovacko. In totale sono nove (e due ricadute) i giocatori giallorossi che negli ultimi tre anni hanno subito una lesione del legamento crociato. Il primo è stato Kevin Strootman: era il 9 marzo del 2014 e al San Paolo si giocava Napoli-Roma. Il centrocampista dopo un contrasto innocente con Dzemail si accascia a terra e viene soccorso dai medici: lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Kevin si fa operare in Olanda e torna a giocare novembre, ma contro la Fiorentina a fine gennaio 2015 un nuovo stop per un problema al ginocchio operato. Kevin tornerà stabilmente in campo solo all’inizio della scorsa stagione.
PRIMA SQUADRA – In Nazionale e prima dell’Europeo in Francia è stato il turno di Rudiger, il difensore tedesco durante un allenamento si infortuna al ginocchio destro. L’11 giugno 2016 Antonio subisce l’operazione al crociato e resterà fermo per quattro mesi e mezzo. La sfortuna si scaglia anche contro Mario Rui: a Boston davanti agli occhi del presidente Pallotta, l’esterno subisce un fallo da Seck e finirà sotto i ferri il 5 agosto. Il 26 ottobre 2016 la maledizione del crociato colpisce ancora: è il turno di Florenzi, la partita è Sassuolo-Roma: Alessandro appoggia male la gamba e si accascia a terra. Trasportato nella Capitale, viene operato nella notte a Villa Stuart. Poi la ricaduta lo scorso febbraio durante un allenamento con la Primavera: stagione finita e arrivederci a settembre 2017. Sempre davanti agli occhi di Pallotta si è infortunato anche Emerson Palmieri, nell’ultima giornata di campionato il crociato del terzino ha fatto crack: operazione e ritorno in campo a novembre.
I GIOVANI – Luca Pellegrini è solo l’ultimo delle giovani promesse costrette a combattere con il crociato. Prima di lui Elio Capradossi che a settembre 2015 nella gara tra Italia e Germania Under 20 ha subito un contrasto fatale: intervento chirurgico e un lungo stop. Poi è toccato Ezequiel Ponce a novembre 2015 durante una partita contro il Barcellona di Youth League e a Nura. Dopo i problemi cardiaci che hanno colpito Abdullahi a maggio è arrivata la brutta sorpresa: un complesso infortunio al ginocchio destro riguardante il legamento crociato posteriore e il menisco interno. Stop di sette mesi. Solo sfortuna? A Trigoria cominciano a farsi qualche domanda: cioè se al di là della casualità, la responsabilità degli infortuni sia legata anche alla preparazione.
Fonte: il messaggero