(L. Esposito) – Altro colpo a sorpresa di Monchi in casa Roma. Il ds spagnolo sarebbe infatti in procinto di chiudere la trattativa per portare nella capitale il terzino sinistro Wendell, di proprietà del Bayer Leverkusen (in passato cercato anche dal Real Madrid). In attesa di conoscere gli ulteriori aggiornamenti sull’affare, si parla di una cifra attorno ai 10 milioni di euro, ricostruiamo la carriera del brasiliano.
Wendell Nascimento Borges, meglio conosciuto come Wendell, nasce a Fortaleza, il 20 luglio 1993. Cresce calcisticamente nella società dell’Iraty Sport Club, nello stato del Paraná, con cui debutta nel 2011 in prima squadra e colleziona 11 presenze in seconda divisione brasiliana. Nel 2012 Wendell si trasferisce al Londrina Esporte Clube, altro club di seconda divisione, con cui gioca 40 partite e sigla 3 reti. Nelle due stagioni successive passa in prestito al Paraná Clube nel 2012 (15 presenze) e al più blasonato Grêmio nel 2013-2014 (11 presenze in campionato). Nel luglio del 2014 approda in Europa grazie al Bayer Leverkusen che lo acquisisce per circa 6,5 milioni di euro. Nel corso delle ultime tre annate il terzino sinistro si afferma in prima squadra del club tedesco come dimostrano le 77 presenze, condite da 3 gol. Con la maglia della Nazionale, Wendell ha giocato con il Brasile Under-20 ottenendo 4 presenze e con la rosa Under-23 (7 presenze).
Piccola curiosità: Wendell ha già potuto conoscere dal vivo la Roma. Il 20 ottobre 2015 infatti il brasiliano fu uno dei protagonisti nella pirotecnica gara di Champions League contro i giallorossi terminata per 4-4 (per la Roma segnò De Rossi (doppietta), Pjanic e Iago Falque). Il classe ’93 collezionò l’assist decisivo per l’incredibile quarta rete di Mehmedi (in quell’occasione i giallorossi si videro ribaltare il risultato da 4-2 a 4-4).
Wendel è un terzino mancino che rispecchia esattamente i prototipi dell’esterno brasiliano: dotato di una buona tecnica e di esplosività abbinata ad un’eccellente reattività, qualità che lo rendono molto pericoloso in fase offensiva. Dovrà sicuramente migliorare qualcosina sotto il profilo della tattica in fase difensiva ma la sua velocità e la sua giovane età (quasi 24 anni) potrebbero consegnare a Di Francesco una buona base su cui lavorare in vista della prossima stagione.