(A.Angeloni) – Qui parli di Di Francesco e pensi a Spalletti, nomini Monchie ti ritorna in mente Sabatini. Poi dici, quanto vale Roma-Inter: vale, eccome, per questo, questo e quest’altro motivo. Per una serie di confronti scontri che accenderanno il sabato sera. L’Inter ha cercato di portarti via Ruediger, Nainggolan, ora provi tu a soffiarle Schick. C’è una storia di mercato dietro l’altra e non solo. Prendi Spalletti, ad esempio. Il fuggitivo o il cacciato, in passato ha raccontato la verità o ha preso in giro tutti? Come verrà accolto Lucio dall’Olimpico lo vedremo. Ma forse come è stato accolto quel 28 maggio scorso, quando Totti ha dato l’addio al calcio :con fischi.
CAPITAN DIRIGENTE – I fischi di chi voleva bene a Totti e alla Roma e verso chi ha cercato di dividere le due entità. E sabato sera salirà la febbre anche per questo appuntamento non fissato tra Lucio e il suo ex capitano. Allenatore dell’Inter da una parte, dirigente della Roma da un’altra. Spalletti vuole battere la Roma perché la sua mission ora è entrare in Champions e magari lottare anche per lo scudetto, un qualcosa che ai suoi predecessori non è riuscita. E vincere a Roma significa, inevitabilmente, alimentare rimpianti e qui c’è chi ne ha e piange ancora per non vederlo più sulla panchina giallorossa. Cosa anche legittima per chi ha voluto credere alla storielle dell’addio per colpa di Totti.