Alla vigilia della prima di campionato contro l’Atalanta, il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match. Queste le sue dichiarazioni:
Alla vigilia del campionato, quali sono i suoi obiettivi?
L’obiettivo è di partir forte cercando di fare un’ottima prestazione a Bergamo. Dopo la tournée in Spagna, dove la prestazione di Vigo non mi è piaciuta per niente, mi aspetto una grande prestazione. L’Atalanta ha grandi fisicità e potenzialità. L’obiettivo generale è migliorarsi giorno dopo giorno.
L’Atalanta ha perso qualche pedina, che avversario si aspetta?
Io l’ho vista come se non avessero mai smesso di giocare insieme dall’anno scorso. Bergamo è sempre un campo ostico, sarà una partita difficilissima, ma noi avremo grande voglia di far bene e proveremo ad imporre il nostro pensiero di calcio e di gioco.
La griglia del campionato qual è?
Io le griglie non le faccio, le lascio fare a voi, è il vostro lavoro. Io valuto la mia squadra. Tante squadre si sono rinforzate, sarà un campionato più competitivo, ci sarà meno distacco tra le prime. Milan e Inter si sono rinforzate.
Chi giocherà al centro della difesa accanto a Manolas?
A me non piace parlare della formazione, Manolas o non Manolas. Noi dobbiamo preparare la partita in un certo modo, dobbiamo parlare più di blocco squadra che di reparti, si devono muovere tutti quanti insieme. Deve risaltare il collettivo, non il singolo. Qualsiasi la qualità di ognuno viene sempre risaltata dal lavoro di squadra.
Come sta vedendo Florenzi? Ha già in mente il ruolo? Può essere lui l’esterno alto?
Oggi penso che non sia nemmeno il giorno di parlare di mercato, nella testa c’è solo l’Atalanta. Stiamo facendo le valutazioni sul mercato, voi sapete più nomi di me, è inutile parlare di mercato. Florenzi può essere un valore aggiunto, ancora non può essere convocato, deve lavorare sodo e mettersi a posto dal punto di vista fisico e metabolico. Spero di avere lui e Karsdorp presto in squadra. Nelle amichevoli ravvicinate ci è mancata la possibilità di far girare i giocatori.
Lei aveva parlato di un difensore centrale da aggiungere, è ancora in programma questo acquisto?
Al di là del ruolo io sono molto contento di allenare questi calciatori. Mi aspetto grandissime prestazioni dai difensori e da tutta la squadra in queste due gare. Nei prossimi 12 giorni di mercato può succedere di tutto in tutti i ruoli. Non mi piace parlare ora dei centrali. Io voglio essere positivo, voglio pensare che questa squadra possa fare benissimo. Sono contento dei giocatori a disposizione, poi faremo le nostre valutazioni, non siamo sciocchi.
L’amichevole di Vigo non ha cambiato eccessivamente le valutazioni sulla Roma?
La colpa di quei minuti è solo mia, devo dimostrare che la squadra non è quella di quei 30 minuti. Sono serenissimo, capisco il perché di alcune scelte. A nessuno piace fare brutte figure, io di quei 30 minuti non sono contento e mi prendo la colpa. Spetta solo a noi cambiare i giudizi, domani abbiamo l’occasione per dimostrare che non siamo quelli lì, io devo far cambiare l’idea che sono un integralista, io cerco di portare avanti il mio modo di vedere calcio. Se sono stato scelto è per portare avanti le mie idee. Il campo darà le risposte, speriamo che già da domani sera si parlerà in maniera differente di noi.
Arrivi al campionato come avevi previsto? E’ mancato qualcosa nel pre-campionato? Chi ti ha colpito di più?
A livello di singoli non devo parlare in maniera particolare di qualcuno. Un giocatore dalle potenzialità enormi è Nainggolan, può fare nelle due fasi molto bene, è un giocatore con potenzialità enormi e può esprimerle ancora di più. Sul discorso generale: anche dagli errori si impara. E’ stata una grande scuola questo periodo, per cercare di capire cosa va e cosa non va. Ora si comincia a fare sul serio. Credo che chi sbaglia meno vince.
Lei pensa ad un 4-3-3 da portare avanti fino a fine campionato o sta pensando anche ad altri piani alternativi? Cosa si aspetta da De Rossi e da Totti?
Di De Rossi ne ho già parlato, mi aspetto che sia il leader della squadra, con la sua romanità e il suo desiderio di mettersi a disposizione della squadra. Quando uno inizia un lavoro cerca di dare certezze. La capacità di interpretare il giusto mix è il vero segreto, mi sembra assurdo di parlare già di problemi del 4-3-3, vi fossilizzate sui numeri e non su un calcio dinamico e statico. C’è tanto da lavorare, ma mi sembra assurdo per 30 minuti parlare di qualcosa da mettere in discussione. Cerco di capire ed interpretare al meglio le situazioni, andremo avanti col 4-3-3 che è un sistema dinamico e non statico. Vi sto facendo capire che anche guardando il passato ho cambiato in tante occasioni. Perché devo cambiare qualcosa per 30 minuti di Vigo? La presenza di Totti è un motivo di grande orgoglio, sono felicissimo di averlo vicino da stasera.
E’ soddisfatto del lavoro svolto dai calciatori in pre-campionato? Quanto manca per arrivare al top?
Mi auguro che arrivi il prima possibile. Dobbiamo migliorare in tante cose e cercare di capire i meccanismi. Mi piace vedere la grande disponibilità della squadra, anche esasperata a volte, di mettere in pratica quello che gli chiedo. Io voglio cercare di esaltare tutti i calciatori in un sistema di gioco organizzato. Il pensiero è nettamente positivo, togliendo questi maledetti 30 minuti di Vigo, dove ci sarebbero voluti sei time-out per venire fuori da un momento di difficoltà.
GGR