Di Francesco è convinto che con il tempo – ecco di nuovo la parola magica – i giocatori assimileranno il calcio che sta provando a introdurre a Trigoria. Non si aspettava una sconfitta così rumorosa in Spagna ma neppure immaginava di vedere dal primo giorno una Roma già pronta al cento per cento.
Per trasferire la nuova mentalità, un calcio basato sull’aggressività e sulla verticalità, diverso rispetto alla Roma dello scorso anno che si basava fondamentalmente sulle spigolate di Dzeko e sulle accelerazioni di Salah, Di Francesco ha bisogno di una rosa profonda che sia sempre in palla sotto l’aspetto atletico.
Aveva chiesto durante il ritiro di Pinzolo il Mahrez della situazione e anche un difensore centrale ma per il momento non li ha ottenuti (li avrà, perché Monchi osserva tutto): questo, evidentemente, gli ha creato qualche problema in più.
fonte: R. Maida – Il Corriere dello Sport