Magari James Pallotta li chiamerebbe ancora una volta «fucking idiots». Rieccoli qui, stavolta in modalità differente ma ben poco sorprendente: gli insulti apparsi su alcuni muri di Roma contro un ex portiere appena tornato in società come team manager, Morgan De Sanctis, del tipo «lurido maiale, firmi il verbale» oppure «spione».
Piccolo promemoria, scrive la Gazzetta dello Sport: il 19 marzo 2015 i giocatori della Roma vengono contestati, di più, minacciati sotto la curva Sud dopo l’eliminazione con la Fiorentina in Europa League. De Sanctis va a prendersi gli insulti alla pari (tra gli altri) di Totti, De Rossi, Iturbe e Pjanic. Comincia un’indagine, la Digos ricostruisce l’accaduto e interroga i calciatori. De Rossi e Totti, secondo la Digos, nell’interrogatorio provarono a ridimensionare l’accaduto. Iturbe si difese con le difficoltà linguistiche. De Sanctis invece confermò in toto la ricostruzione della Polizia. Da lì si arriva alle scritte dello scorso week end, proprio nei giorni del ritorno a Roma di De Sanctis.