«Non si può mettere d’accordo tutti nella vita – dice Kolarov da Siviglia, dove ieri è stato presentato ufficialmente – La Lazio è stata una parte importante del mio passato, che non voglio e non posso cancellare. Ma come ho dato il 100% lì e anche dopo al Manchester City, lo stesso farò per la Roma. E se mi capiterà di segnare al derby,esulterò».
Ecco, alla parte della tifoseria romanista che ancora nutriva dubbi, forse sono bastate queste frasi qui come panacea morale. O, altrimenti – scrive la Gazzetta dello Sport -, le prestazioni di Kolarov in questi primi 20 giorni alle dipendenze di Di Francesco. Prima il Tottenham, poi la Juventus ed infine il Siviglia, giovedì sera. Tre gare in crescendo, con il terzino serbo sempre tra i migliori. Del resto, il suo curriculum internazionale parla chiaro. E quando hai quel pedigrée, non puoi che essere uno dei big. «Mi sono trovato subito bene, con i compagni c’è stato subito un bel feeling – dice ancora lui – Quando Monchi mi ha cercato per propormi questa opportunità abbiamo trovato l’accordo in 5 minuti. Sono felice di essere qui, non vediamo l’ora di iniziare». In generale l’impressione è che il serbo finirà con il saltare poche gare. Davvero poche. «La scorsa stagione ho giocato molte partite da difensore centrale e poche da terzino – chiude Kolarov – Cerco sempre di migliorarmi e credo che possa dare un contributo importante in entrambi i ruoli. Mi sento maturo per qualsiasi cosa, la stagione sarà lunga».