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Guaio Roma, Bruno Peres out 15 giorni

(S.Carina) – Nemmeno il tempo di godersi la vittoria “sporca” di Bergamo (copyright di Di Francesco) che la Roma è già alle prese con un problema di formazione in vista dell’Inter. Peres è ko: lesione di primo grado per il brasiliano che rimarrà fuori per due settimane e tornerà dunque a disposizione dopo la sosta. Considerando che Karsdorp non sarà disponibile prima della fine di settembre, ecco che a destra – contro l’ex Spalletti – si apre una falla preoccupante, considerando che da quella parte agirà Perisic, tra i più in forma insieme a Icardi dei nerazzurri. Per il tecnico abruzzese – se come sembra non verrà attuato nessun cambio di modulo con conseguente passaggio alla difesa a tre – poche le alternative. Florenzi anche ieri si è allenato in gruppo ma immaginarlo titolare dopo dieci mesi di inattività (ultima partita fine ottobre 2016) è improbabile. Già vederlo tra i convocati sarebbe un successo. Da non scartare la possibilità di spostare Kolarov a destra, con Juan Jesus terzino sinistro e Moreno al centro, oppure l’ingresso del giovanissimo Nura, appena qualche minuto nelle amichevoli estive e anche lui reduce da mesi di inattività. Più staccata l’ipotesi-Nainggolan, che già in passato per alcuni scampoli di partita aveva giocato sulla fascia. Al suo posto in mezzo al campo giocherebbe Pellegrini. Ma il condizionale è quanto mai d’obbligo.

INTRECCI – Roma-Inter si gioca in campo, sul mercato (per la nota questione legata a Schick) e a livello emotivo con il ritorno di Spalletti e il confronto diretto con Di Francesco. Che non si amano particolarmente. Fu proprio Spalletti a svelare i primi contatti tra la Roma e l’abruzzese («So che si è proposto»), provocando la replica del tecnico nel programma televisivo Tiki-Taka: «Non è vero. Non mi sono mai proposto alla Roma né da giocatore, né da allenatore. Mi hanno sempre cercato». I due hanno lavorato anche insieme nella prima esperienza di Spalletti nella capitale con Di Francesco nelle vesti di team manager. Passato contro presente, 4-2-3-1 contro 4-3-3: ingredienti ad alimentare la sfida non mancano. Come anche il confronto a distanza tra Monchi e Sabatini o tra Dzeko e Icardi, cannoniere dell’ultimo campionato e quello della stagione appena iniziata. Una cosa è certa: sabato all’Olimpico non ci si annoierà.

fonte: Tuttosport

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