“Non penso che un allenatore della Nazionale non convochi un giocatore perché fuma. Se una Federazione accettasse questo consiglio da questo mister non penso che sarebbe un bel consiglio. La maggior parte dei giocatori fuma, fumano di nascosto ma fumano. Nelle camere dei ritiri fumano quasi tutti. Poi magari sono bravi a nascondersi”. L’ex calciatore Dario Hubner si è espresso così a proposito della mancata convocazione in Nazionale del romanista Radja Nainggolan.
“Io quando giocavo – prosegue l’ex attaccante di Cesena, Brescia e Piacenza – fumavo un pacchetto intero di sigarette al giorno. Non ho mai nascosto al mio allenatore e ai miei compagni di squadra che fumassi. Fumare fa male, ma non sto uccidendo nessuno, perché dovrei nasconderlo? Fumavo prima e dopo le partite, a volte anche tra primo e secondo tempo. Il grande problema del calcio di oggi sono le foto sui social. Ai miei tempi io fumavo, dicevo che fumavo, sembrava una cosa immonda, invece c’erano altri miei compagni che andavano a ballare e tornavano alle 5 di mattina, ma nessuno sapeva niente e quindi venivano considerati bravi professionisti. Io fumavo, ma mi allenavo bene, andavo a dormire presto. Ripeto, le sigarette fanno male, ma non sono una cosa che ti rovina la carriera”
Fonte: Radio UniCusano