(A.Pugliese) – «Per 70 minuti la difesa ha fatto bene, poi è tutta la squadra che ha perso equilibrio». La difesa d’ufficio arriva direttamente da Eusebio Di Francesco ed è giusto che sia così, con il tecnico che deve difendere i suoi giocatori in ogni frangente. Contro l’Inter, però, strada facendo hanno mostrato difficoltà tutti e quattro i difensori e la cosa, alla fine, un po’ preoccupa.
CONTRO L’INTER – A fronte di un primo tempo giocato bene e dove la linea difensiva ha retto (tranne le difficoltà di Juan Jesus, a vuoto 2-3 volte), nella seconda parte della ripresa sono arrivati errori di reparto (posizionamenti e scaglionamenti sbagliati) ed individuali. Il tutto, probabilmente, frutto anche del calo fisico del centrocampo (con Nainggolan e Strootman che sono calati) che ha finito con garantire meno coperture e assistenza. Di fatto, però, Juan Jesus ha sbagliato tutto, seppur a parziale giustificazione c’è il fatto che giocasse fuori ruolo. Kolarov, anche lui, è calato di intensità e la coppia centrale – bene nei primi 45’ – ha ballato e molto. Manolas ha sulla coscienza il primo e il terzo gol, Fazio il secondo (marcatura lenta su Icardi). Insomma, le cose buone dei primi 45’ si sono poi dissolte nella ripresa.
I RIENTRI – È chiaro che la sosta arriva al momento giusto, visto che permetterà a Di Francesco di sistemare alcune cose dal punto di vista degli automatismi, ma soprattutto di recuperare alcune pedine che possono essere molto importanti per il futuro giallorosso: Florenzi e Karsdorp, che potrebbero già giocare un pezzo di partita venerdì prossimo contro la Chapecoense. Con loro due, probabilmente, il problema della fascia destra dovrebbe essere risolto, anche se poi bisogna sempre vede come rientreranno e di quanto tempo avranno bisogno per rendere al massimo. Nel frattempo, dovrebbe tornare a disposizione anche Bruno Peres, seppur difficilmente per la trasferta di Genova, contro la Sampdoria. Lì la Roma rischia di arrivarci ancora in emergenza. E, purtroppo, ancora con Juan Jesus a destra.
I CENTRALI – E poi c’è la questione del centrale, dove nonostante le smentite la Roma sta davvero cercando di lavorare in questo finale di mercato per aggiungere un giocatore in più. A conti fatti, se pure Manolas dà segni di cedimento come contro l’Inter, allora il problema c’è. Anche perché Hector Moreno (ieri era a Eindhoven per salutare il Psv, la sua ex squadra) era arrivato per essere il sostituto di Rüdiger ed invece allo stato attuale è in netto ritardo sugli altri. «È in crescita, ma deve ambientarsi in un campionato diverso da quello olandese. È un giocatore intelligente, non diamo giudizi prematuri», ha detto Di Francesco. Magari tra qualche mese sarà anche decisivo, ma la realtà è che ad oggi Moreno è il quarto centrale. Non un rinforzo.