(F. Ferrazza) Il battesimo stagionale all’Olimpico della Roma contro l’Inter di Spalletti, coinciderà con parecchi esordi. A cominciare proprio da quello di Di Francesco. Ci ha vinto uno scudetto da giocatore, tornandoci da allenatore 16 anni dopo, e ammettendo che «la prima è sempre la prima, l’emozione è grande». Emozione che stasera sarà forte anche per gli altri debuttanti, vedi Alisson. Nelle coppe il portiere ha già assaporato i brividi del l’Olimpico, ma mai in campionato. È lui adesso l’indiscusso titolare, con le speranze di trovare un ragazzo freddo. Freddezza che avrà sicuramente Kolarov, abituato allo stadio romano in versione laziale, senza paura di un’eventuale contestazione che la curva Sud potrebbe riservargli, magari a partita terminata, come accaduto a Bergamo.
D’altronde pure per la Sud è un po’ un esordio, nel primo campionato, dopo due anni, che riparte senza barriere. I divisori sono stati rimossi lo scorso aprile, così questa estate gli ultras hanno sottoscritto le tessere in massa. Saranno circa 45 mila gli spettatori stasera (cancelli aperti alle 18) e 1500 gli agenti delle forze dell’ordine in servizio. Un numero consistente, per controllare il ritorno anche in questa stagione degli ultras, l’arrivo degli interisti (gemellati con i tifosi della Lazio) e l’allerta legata al terrorismo. Sicurezza imponente, mentre le gambe tremeranno all’altro debuttante di giornata: Defrel, in un Olimpico che si aspettava di vedere da quella parte Mahrez.
Oppure Schick, conteso proprio all’Inter. Per questo il ragazzo vorrà mostrarsi all’altezza di una squadra che tra un paio di settimane debutterà anche in Champions. E gli incroci tra i calendari delle due competizioni preoccupano Di Francesco. La prima difficoltà subito il 27 settembre, per la trasferta più lunga della coppa, in Azerbaigian, per affrontare il Qarabag. la Roma farà 3150 chilometri ad andare e a tornare – con le estenuanti 7 ore, di volo, scalo compreso per arrivare a Baku – per poi tornare e subito preparare la sfida col Milan, del primo ottobre. Dopo la sosta di metà ottobre, prima di volare a Londra per affrontare il Chelsea, i giallorossi troveranno il Napoli, in casa. La terza insidia a novembre: il 19 il derby con la Lazio e il 22 la trasferta a Madrid, contro l’Atletico. Sarà da tempo recuperato Florenzi, per quelle date, visto che il giocatore, tanto per restare in tema di debutti, sarà oggi di nuovo in panchina a dieci mesi dall’infortunio al ginocchio che lo scorso anno si procurò in trasferta, contro il Sassuolo.