(A. Angeloni) Qui a Bergamo, Francesco Totti ha di fatto ereditato la fascia di capitano da Aldair; sempre qui a Bergamo, diciannove anni dopo, giorno in più giorno in meno, Francesco Totti ha cominciato il suo percorso da dirigente. Due inizi, stesso palcoscenico.
Totti – che ha preferito non scendere in campo durante il riscaldamento dei compagni – ha visto Atalanta-Roma seduto in tribuna al fianco di Monchi, che lo ha preso sotto la sua ala, poi si è piazzato tra il ds e dg Mauro Baldissoni, così, per non far torto a nessuno. Totti è a suo agio, sorride, si cala nella nuova parte con naturalezza. A fine partita passa in zona mista. «Sto bene vestito così eh, visto che figurino?», la solita battuta. Come è andata? «Non posso nascondere che per me è stata un’emozione, comunque sì, andata bene. La partita? Sono contento per la vittoria, nel finale abbiamo sofferto». Poi un messaggio inviato via Facebook. «Dalla tribuna la partita è davvero tosta. Forza ragazzi e complimenti per questo risultato. Sarà un anno di lotte e emozioni forti. Forza Roma». Meglio, se non altro più spontaneo, il Totti in zonamista.
CHE PARTITA, JESUS Totti protagonista, atteso, in tribuna, Juan Jesus protagonista, a sorpresa, in campo. «Sarà un anno di sofferenza. Bisogna capirlo. L’Atalanta? Ci ha pressato sempre, siamo stati bravi a non sbagliare troppo. Dobbiamo crescere ancora. La sfida con l’Inter? Spalletti proverà a sorprenderci, ma saremo pronti. Se Peres non ci sarà, non giocherò io da quella parte. Di Francesco ha in testa la soluzione». Si, ma quale? Intanto il brasiliano tra oggi e domani si sottoporrà a controlli del caso che stabiliranno l’entità dell’infortunio muscolare (lesione all’adduttore sinistro) e i tempi di recupero. Di Francesco, che non ha nemmeno Karsdorp a disposizione, sta pensando a Nura, che però contro l’Atalanta non se l’è sentita di mandare in campo. Eusebio parlava anche di un recupero di Florenzi. Eventualità, questa, complicata. Alessandro potrà, nella migliore delle ipotesi, tornare nella lista dei convocati, ma è difficile pensare che venga schierato come terzino dopo quasi un anno di attività e dopo due interventi al crociato, sarebbe quasi una follia.