(E.Menghi) – Nessun ultimatum nel taschino della giacca, stavolta. Monchi le sue carte se l’è giocate sul tavolo del Leicester e sta ancora aspettando la risposta definitiva. La trattativa per Mahrez si è un po’ arenata negli ultimi giorni e lo stesso attaccante ha vacillato, ma rimane l’obiettivo numero degli esterni da regalare a Di Francesco. «Non so – ha confessato il diesse dalla sala stampa di Trigoria – se sarà lui, o un altro giocatore, ma chi arriverà sarà importante, porterà qualità e collaborerà con una squadra già magnifica. Qui la garanzia è il collettivo, non si può pensare che il rendimento della Roma dipenda dall’arrivo di un solo calciatore». Ma un campione gli equilibri li sposta eccome. Ed è quello che i giallorossi vorrebbero, perciò l’algerino rimane in testa e Monchi tiene vivi i contatti con il suo agente. «La situazione non è cambiata per niente», ha fatto sapere, e non è certo una buona notizia, visto che è tutto fermo dopo la seconda offerta di poco inferiore a 30 milioni di euro. Se è vero che Mahrez spera di andare a giocare nei top team della Premier League, lo è altrettanto il fatto che non sono arrivate proposte dalle squadre dei sogni e il tempo stringe, per cui la pista giallorossa resta apertissima. Senza accordo, però, il direttore sportivo ha cominciato a muoversi anche in altre direzioni e in maniera più decisa, andando a sondare piste nuove, come quella complicata ma non impossibile che porta a Cuadrado. Nel fare l’identikit in conferenza stampa, Monchi sembra descrivere proprio il colombiano, che a differenza di Mahrez preferisce il piede destro, ma non disdegna il mancino e soprattutto ai tempi della Fiorentina aveva mostrato i movimenti che Di Francesco chiede a un esterno: «Non deve giocare solo sulla linea laterale, ma anche accentrarsi. Viene più naturale ai mancini, ma potrebbe essere anche un esterno che sia destro ma che abbia questa tendenza».
fonte: Il Tempo