(B.Saccà) – Innanzi tutto, il posto. Il Qarabag è una squadretta dell’Azerbaigian: anzi, è la squadrona campione in carica del campionato azero. È al debutto in Champions e, come si sarà intuito, è una delle più deboli dell’intero panorama. Viene dalla città di Agdam, anche se per la verità l’ha abbandonata nel ‘93 per la guerra in Nagorno Karabakh tra l’Azerbaigian e l’Armenia. Dunque gioca a Baku, la capitale del paese, a 3.111 chilometri da Roma. Ne deduciamo che non sarà una trasferta non semplice per i giallorossi, specie sotto il profilo della gestione della fatica del viaggio. Tre anni fa, ricorderete, ha affrontato l’Inter nei gironi dell’Europa League,raccogliendo un pareggio casalingo e una sconfitta a Milano. E, l’anno scorso, ha incassato sette gol in due sfide contro la Fiorentina. Per planare nella fase a gruppi della Champions, nei turni preliminari il Qarabag ha saltato gli ostacoli del Samtredia, dello Sheriff Tiraspol e del Copenhagen. E ad accompagnarlo verso il grande traguardo è stato l’allenatore (azero) Gurban Gurbanov, classe ‘72 e comodo sulla panchina addirittura dal 2008. Schierata con il 4-2-3-1, la squadra ha i giocatori più forti nel sudafricano Dino Ndlovu, classe ‘90, e in Madatov, classe ‘97. In particolare Ndlovu segna con una regolarità impressionante: perfino toccando medie di un gol ogni 130’. Un tipetto da non sottovalutare.
fonte: Il Messaggero