(F.M.Magliaro) – In principio fu il rischio idrogeologico: l’ansa di Tor di Valle, fino al 2013 praticamente ignorata dalle carte, viene riconsiderata, grazie a un accordo fra l’allora Amministrazione capitolina guidata da Marino e l’Autorità di Bacino del Tevere, e improvvisamente diventa un’area a rischio idraulico. Viene classificata “R3”,rischio 3, su una scala che va da 1 a 4. Le zone invece intorno al fosso del Vallerano e dell’Acqua Acetosa divengono addirittura rischio 4. Improvvisamente, con il progetto dello Stadio, associazioni ambientaliste, 5 Stelle e improvvisati ingegneri idraulici scoprono che Tor di Valle potrebbe finire sott’acqua. E poco importa se il rischio riguarda non il Tevere che in quella zona non ha mai esondato, ma il punto di confluenza fra il fosso del Vallerano e il Tevere. Lì, in caso di piena del Grande Fiume, il fosso non ha potenza sufficiente a scaricarsi nel Biondo e quindi rigurgita.
fonte: Il Tempo