(E.Menghi) – Un mazzo di carte da cui pescare l’asso migliore. Allo scadere di un mercato iniziato con un colpo dietro l’altro e improvvisamente bloccato dalla ricerca dell’ala perfetta per Di Francesco. Monchi ha puntato tutto su Mahrez, ma non ha avuto fortuna e dopo tre offerte ha deciso di fermarsi e guardarsi intorno. Un cambio di rotta che non l’ha colto impreparato, perché mentre provava ad abbattere il muro del Leicester si era mosso su altri fronti per tenersi le spalle coperte. Dopo l’ultimo no degli inglesi, è passato all’attacco formulando proposte diverse per diversi profili di esterni offensivi. Una rosa composta da una decina di papabili calciatori, dai noti Schick (il favorito) e Munir ad altri di cui non è stata svelata l’identità. Tanti piccoli «mister X» che sono al vaglio visto che l’originale tanto desiderato da Pallotta è rimasto in Inghilterra: si tratta di attaccanti affermati, ma non solo, ci sono anche talenti più acerbi da far crescere a Trigoria. Il ventaglio di possibilità è ampio e il diesse spagnolo sta valutando assieme all’allenatore tutte le possibilità di fine mercato. Monchi ha presentato tante offerte di tipo differente, dal prestito in su e sta aspettando di affondare il colpo per essere convinto di scegliere l’obiettivo migliore.
In base a quello che accadrà in attacco verrà deciso il futuro di Tumminello, il baby che ha iniziato la stagione con i «grandi» ma potrebbe beneficiare di un periodo di rodaggio lontano dalla capitale per tornare a giugno. Per ora resta dov’è, comunque. Gli esuberi da piazzare sono altri: Castan, Gyomber e Vainqueur in primis, Skorupski qualora arrivasse un’offerta per acquistarlo a titolo definitivo, altrimenti farà il secondo ad Alisson. Per il centrale brasiliano è arrivata un’offerta dal Girona, ma è stata respinta: il difensore non gradiva la destinazione e ha rifiutato il trasferimento in prestito alla neopromossa in Liga. Sono giorni davvero bollenti per Monchi, impegnato sul doppio fronte entrate-uscite per sistemare una rosa che ha mostrato di avere lacune colmabili con i colpi giusti sul mercato. Con Juan Jesus in rampa di lancio non si sente più l’esigenza di prendere un centrale, mentre la sterilità dell’attacco ha ingigantito la voglia di novità là davanti.
fonte: Il Tempo