Non è certa la sua permanenza ma il precampionato ha fornito comunque un’altra verità, a quella conosciuta finora: Gerson non è il giocatore che schieri un giorno allo Juventus Stadium come fosse una provocazione, poi lo fai sparire, lo cedi, lo mandi in Primavera dopo il suo rifiuto facendo credere che non fosse una punizione a chi davvero ha voluto sentirsi raccontare una favola.
La sintesi è piuttosto questa: il brasiliano è capitato da queste parti nei mesi sbagliati, con un allenatore sbagliato, con un Luciano Spalletti che ha preferito arrostire un titolare piuttosto che preparare la tavola con un altro ingrediente, molto più comodo e a portata di mano.
La Roma, su indicazione di Di Francesco, s’è orientata per tenerlo in rosa almeno fino a gennaio, adesso lo scatto spetta al giocatore. Perché se un anno vieni bocciato puoi pure dare la colpa allo scarso feeling con il professore. Ma il secondo no, non lo puoi fallire.
fonte: D. Stoppini – La Gazzetta dello Sport