Torna Luciano Spalletti. E la copertina, inevitabilmente, è tutta per lui. La prima da ex per il boss di Certaldo, che non affronta la Roma da avversario ormai dal 2005. Dai tempi lontani, lontanissimi di Udine. Il presente dice altro. Un addio ancora fresco maturato fra mille veleni e incomprensioni, una storia che sarebbe dovuta durare a lungo e che invece, nel giro di un anno e mezzo, ha incrociato il suo (secondo) atto finale. Intenso, viste le circostanze (28 maggio, 2° posto acciuffato per un pelo e celebrazione per l’addio del “nemico” Totti), ma anche carico di malinconia. Perché negli auspici di tutti l’evoluzione del matrimonio bis avrebbe dovuto garantire altri effetti, altre durate, altri risultati. “Sono tornato per completare il lavoro”, disse. L’ha di nuovo lasciato a metà.
Ebbene, ora è tempo di Roma-Inter. Sadico il destino che ha voluto che si ripartisse da lì. Prima stagionale in casa per i giallorossi, proprio contro Luciano, l’ex degli ex. Un romanzo che si ripete. Bilancio agrodolce, quello relativo ai confronti con i tecnici romanisti del recente passato. Ne abbiamo presi in esame ben sette. Partiamo dal boemo, Zdenek Zeman, altro esperto navigatore che la nave giallorossa l’ha condotta più volte. Da rivale, due pari ottenuti nel 2004-2005 (sulla panchina del Lecce) e due sconfitte più recenti, nel 2014 da mister del Cagliari e lo scorso aprile, a Pescara. Contro la Juve di don Fabio Capello, invece, quattro batoste (tre su tre in casa, all’Olimpico) ma due risultati gustosi al Delle Alpi, entrambi ottenuti nella stagione 2005-2006: il 3-2 sotto la neve in Coppa Italia e l’1-1 in campionato griffato Houssine Kharja dopo il vantaggio dell’altro ex, Emerson da Rosa.
Poi c’è Cesare Prandelli, l’uomo che la panchina della Roma l’ha solo sfiorata, lasciando comunque un ricordo e un segno profondo. Alla guida della Fiorentina, il mister di Orzinuovi ha sfidato i giallorossi 10 volte ottenendo un solo successo, 4 pari e ben 5 ko. Il vero spettro è Gigi Delneri, che regge il confronto nei 14 match totali con la squadra capitolina (4 vittorie, 5 pari e 5 sconfitte). Basti pensare a quel rovescio interno con la Sampdoria di 7 anni fa per farci venire le bolle. Decisamente più roseo il bilancio degli incroci con Vincenzo Montella: 9 successi romanisti, 3 pareggi e appena 2 sconfitte, tutte e due maturate all’Olimpico contro la Fiorentina, in Coppa Italia e in Coppa Uefa, nel 2015. Luis Enrique ha ritrovato la Roma due sole volte, in Champions League, da fiero barcelonista: il tempo di “concedere” un punto alla sua ex squadra (1-1 nella Capitale) e travolgere la stessa al Camp Nou per 6-1. Tornando a Spalletti, di certo non vorrà imitare Claudio Ranieri, che ha all’attivo un solo precedente da ex contro i giallorossi: pensate un po’, Roma-Inter. Finì 4-0 nel 2012. Scongiuri consentiti per Luciano, enormi e belle speranze per tutti noi. L’ansia cresce, in attesa delle 20.45.