(F.Ferrazza) – Tutto su Schick. Non può che continuare ad esser Monchi il protagonista degli ultimi dieci giorni del mercato romanista, tampinato da Di Francescoche resta ancora in attesa del sostituto di Salah. Il tecnico ha assistito impotente (e impaziente) alle settimane vissute all’inseguimento di Mahrez, costretto a fare le prove offensive con Defrel sulla destra, e partendo proprio con l’ex Sassuolo titolare anche a Bergamo. La Roma è riuscita a vincere (1-0) grazie alla punizione di Kolarov, ma la sensazione lasciata è di un cantiere ancora aperto. Per questo Eusebio non è intenzionato a concedere neanche un giorno di riposo ai suoi. Sabato sera, nell’esordio stagionale dell’Olimpico, ci sarà l’Inter da affrontare, e il rischio è di perdere tempo dietro a problematiche che i tre punti dolcemente nascondono. Allenamento ieri mattina, subito, a poche ore dal rientro da Bergamo, poi oggi pomeriggio e via così, per continuare ad assimilare schemi e meccanismi che solamente la ripetizione può trasformare in automatismi. Di Francesco ha ieri parlato ai suoi, a Trigoria, facendo il punto sugli errori commessi ed elogiando la capacità di saper soffrire, non perdendo la testa nel momento complicato della gara. Ma vuole da alcuni giocatori in particolare, una maggior dedizione e disponibilità tattica, per evitare di doversi sgolare (rompendo anche il seggiolino per i nervi) nel richiedere un determinato posizionamento in campo.
Anche perché, in attesa del nuovo attaccante, creano apprensione le condizioni di Bruno Peres. “Lesione muscolo/fasciale di primo grado del pettineo di sinistra” recita il bollettinomedico, che si traduce con uno stop di 15 giorni. Non ci sarà quindi sabato sera e rientrerà dopo la sosta. Senza l’unico esterno destro di ruolo (Karsdorp è ancora fuori dopo l’intervento al ginocchio), Di Francesco dovrà stravolgere la sua squadra già alla seconda di campionato, contro l’Inter, per mancanza di un cambio naturale. Potrebbe cambiare modulo, passando a una difesa a tre, oppure adattare un giocatore come terzino- atipico, per quello che sarà subito uno scontro diretto. Forse Nainggolan? Oppure spostare Kolarov a destra con Juan Jesus a sinistra. Chissà poi se avrà una minima chance Nura, aggregato alla prima squadra, ma non al meglio atleticamente.
Ci sarà El Shaarawy, entrato nel secondo tempo di Bergamo, dopo aver saltato tutta la preparazione per un problema alla schiena rimediato negli ultimi giorni di vacanza. E si giocherà un po sto da titolare con Perotti. “Abbiamo più mentalità della scorsa stagione – spiega a Roma Radio – anche per l’arrivo di uno come Kolarov, che ti trascina, come De Rossi, anche dal punto di vista verbale”.
fonte: La Repubblica