(F.Ferrazza) – Finisce tra gli applausi dei circa quarantamila presenti all’Olimpico, che raccolgono come fosse un successo lo 0-0 contro l’Atletico Madrid. La Roma soffre, aggrappandosi alle parate decisive di Alisson, e strappando un pareggio che leva un po’ di paure per il futuro. «Un buon risultato contro una squadra importante— ammette Nainggolan —. Nel primo tempo abbiamo avuto qualche occasione che potevamo sfruttare meglio, poi Alisson ne ha parate tante. Siamo a inizio stagione, i meccanismi nuovi, il lavoro è differente, servirà un po’ di tempo per essere al meglio in tutti i novanta minuti: serve tempo, abbiamo cambiato tanto, il sistema di gioco e l’allenatore, non siamo mica robot». La Roma torna a giocare all’Olimpico diciassette giorni dopo l’esordio casalingo contro l’Inter. Complice il maltempo di Genova, la squadra guidata da Di Francesco non ha potuto affrontare la Sampdoria sabato scorso, dopo la sosta, ritrovandosi proiettato nell’universo di una Champions League che da tecnico non aveva mai vissuto. E prova a nascondere emozione e preoccupazione per il suo esordio nell’Europa dei grandi, il mister abruzzese, affidandosi ai giocatori che stanno meglio: dentro Peres, preferito a un Florenzi reduce da quasi un anno di inattività, e Perotti, che è uno dei pochissimi della rosa che hanno lavorato con lui da Pinzolo.
fonte: La Repubblica