Ecco le parole di Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, dalla sala stampa dell’Olimpico dopo il match contro il Verona:
30 tiri verso la porta da febbraio 2013. E’ questa la Roma che lei vuole?
“Ogni partita nasconde grandi insidie ed è giusto affrontarla col giusto piglio. C’è sempre un dato da migliorare, ma prendiamo i 3 punti come preziosissimi, ridanno linfa al campionato e ricominciare a vincere era fondamentale. Mercoledì già ce n’è un’altra”.
Quanta Roma di stasera ritroveremo a Benevento? L’episodio Gerson-Peres?
“Non ho visto nulla, si sono capiti male scherzando. E’ la normalità spesso si litiga e si gioisce in famiglia. Non fa niente, episodio di poco conto e non l’ho neanche visto. Ci sta che a Benevento potremmo rivedere molti calciatori di stasera, ma anche qualche cambiamento viste le tante partite”.
Un giocatore come Pellegrini per struttura quanto è importante, così come Florenzi?
“Pellegrini l’ho fortemente voluto ed è avvantaggiato rispetto agli altri, sa quali sono le mie idee di calcio. E’ venuto per essere importante, è protagonista in Serie A da due anni. Per Florenzi sono felicissimo, era la partita adatta per farlo tornare, è nel momento migliore”.
L’anno scorso Di Francesco ha fatto tutti i cambi in tutte le partite di Serie A. Perché oggi molto in ritardo?
“Dipende dalle partite, contro l’Inter fino al 65′ era assurdo cambiare, i cambi si fanno quando le cose non vanno. Oggi volevo dare più minuti a chi non aveva giocato. Oggi dovevo gestire Nainggolan, Florenzi e altri. Io cambio spesso, faccio quello che vedo in base al momento della gara”.
Che idea si è fatto del Verona?
“Pecchia è un amico, non voglio dire cose da ipocriti. Fabio sa come venirne fuori, sa fare questo mestiere ed è una brava persona. Non dico altro in questo momento”.
GGR