Sembrano passati otto mesi e non otto giorni da quando Dzeko si lamentava della solitudine in attacco. Ora lo guardi negli occhi e leggi solo positività: «La verità è che più passa il tempo e più mi sento bene. Mi piace questo gioco, mi ci trovo bene». Inversione a U – scrive la Gazzetta dello Sport -, la chiamano così anche nelle autoscuole di Sarajevo. E allora un po’ di conti, tanto per non perdere il vizio: cinque gol in quattro partite di campionato, 21 nelle ultime 21 presenze in Serie A.
Sintonia con la Roma tutta, che lo accompagna e si diverte a farlo divertire: «Non esiste un solo giocatore, ma un collettivo – ha spiegato Di Francesco -. Dzeko ha fatto due gol e poteva farne altrettanti, ora si è avvicinato alla porta (risata, ndr). Ma di lui, più che delle reti, mi sono piaciute le rincorse all’indietro per andare a difendere». E allora applausi convinti: «Si dice sempre che la Roma perde i punti con le piccole squadre – ha aggiunto il bosniaco -. Ecco, stavolta abbiamo fatto il nostro. L’obiettivo? Solo l’Udinese, guardiamo avanti».