Considerato uno qualunque dal Belgio, primus inter pares a Trigoria. Radja Nainggolan è qui, a metà tra l’inferno che è il Belgio e quella Mirabilandia che è San Siro. Mentre il ct belga Roberto Martinez comunicava la lista dei convocati, Nainggolan si allenava a Trigoria: non è un’esclusione qualunque, Nainggolan rischia di non partecipare al Mondiale di Russia.
Il centrocampista giallorosso – scrive la Gazzetta dello Sport – sta vivendo il suo peggior momento con il Belgio, esattamente quando sta preparando il ritorno nello stadio che più di tutti lo ha esaltato, infatti, lo scorso 26 febbraio segnò una doppietta contro l’Inter. Il più forte, come titolava la Gazzetta il 27 febbraio scorso, non merita di far parte dei 26 convocati del Belgio. Sui social, ieri pomeriggio, è diventata virale un’immagine e un hashtag del tipo «Je suis Radja». Nainggolan non è certamente rimasto stupito dalla mancata convocazione, ma ha preferito non commentare. Di Francesco, dal canto suo, può sperare nella rabbia di Nainggolan che a San Siro, esclusi gli stadi di Roma e Cagliari, ha segnato più che in ogni altra città: tre gol.