“Si tratta di scherno e sfottò da parte di qualche ragazzo forse, perché in questo ambito dovrebbe essere collocata questa cosa, anche in virtù del fatto che, come da sentenza di tribunale (qui la decisione dello scorso 2 febbraio 2017), non è reato apostrofare un tifoso avversario accusandolo di appartenere ad altra religione”. Così in una nota il direttivo degli Irriducibili della Lazio. “Ma evidentemente nemmeno la Figc se ne ricorda se è vero che hanno aperto un’inchiesta Rimaniamo stupiti – proseguono gli Irriducibili – da questo clamore mediatico. Esistono altri ‘casi’ che meriterebbero le aperture dei telegiornali e ampie pagine di giornale. Non ci dissociamo da ciò che non abbiamo fatto. Ci meravigliamo che queste, che vengono considerate offese, insulti o chissà che altro, quando però arrivano nei nostri confronti non scandalizzino nessuno”.
Fonte: Ansa