Oggi scatta l’#AskElSha, ovvero il botta e risposta tra Stephan El Shaarawy, attaccante della Roma, e i tifosi giallorossi tramite i social network:
Come vedi questa Roma?
Abbiamo cominciato molto bene, convinti dei nostri mezzi. Ho cominciato bene anche a livello individuale.
Cambia la sensazione dai primi gol fatti e gli ultimi?
L’emozione è sempre la stessa, un gol in una vittoria ampia o in un derby può cambiare, ma l’emozione è forte.
La differenza nel lavorare con Di Francesco?
Cura i dettagli, soprattutto in attacco. Lavora tanto sul campo a livello tattico, i movimenti che chiede agli esterni mi agevolano, sono le mie caratteristiche ideali per tagli e inserimenti.
Sui movimenti senza palla?
Il mister chiede di mantenere dei compiti anche senza palla, tutti da rispettare.
Scaramanzie?
Florenzi mi porta bene, appena arrivato mi disse di dimostrare chi fossi e segnai subito.
Motivazioni sempre forti?
Dipende dagli obiettivi che hai, come migliorarti giorno dopo giorno e non accontentarsi. Il lavoro paga sempre, anche nelle piccole cose, nella cura dei dettagli.
Un giocatore del passato con cui avresti voluto giocare di più?
Ronaldinho, non ci siamo trovati per pochissimo. Insieme a Kakà era uno dei miei idoli.
Il gol contro la Juventus?
Era una gara delicata, dovevamo vincere e il gol del vantaggio mi ha dato una sensazione bellissima, con lo stadio pieno.
Egitto qualificato ai Mondiali, che ne pensi?
Evento storico, sono veramente contento per quello che ha fatto Momo Salah, trascinatore di questa squadra. Quando ho segnato contro l’Udinese mi ha mandato un messaggio e io ho ricambiato dopo i gol con l’Egitto. Lui è una grande persona e mi fa piacere per lui.
Come vedi i playoff per l’Italia?
Essere teste di serie è positivo, è stato importante vincere in Albania, ma è pur sempre uno spareggio difficile con qualsiasi avversario.
Qual’è la maglia che preferisci tra la tua collezione?
Sono legato a quella di Kakà che è il mio idolo, mi diede quella del Real Madrid dopo un’amichevole. Ma anche quella di Messi o di Neymar del Brasile.
Che lavoro avresti voluto fare se non avessi fatto il calciatore?
Non so, non c’è stato il tempo. Ma sempre qualcosa legato allo sport, mi piace il biliardo. C’è chi lo fa a livello professionistico, oppure parrucchiere.
Un consiglio per diventare come te sul campo e fuori?
Nel tempo ho imparato con calma ad affrontare i problemi con positività, guardando nelle cose negative sempre qualcosa di positivo.
Come porterai i capelli a 50 anni?
Non ne ho idea, così non più neanche al mio matrimonio. Ho intenzione di cambiare.
Chi ha la migliore collezione di tagli di capelli, Beckham o Nainggolan?
Bella lotta, uno se lo può permettere, l’altro…
Il numero del tuo parrucchiere?
Ne ho cambiati vari, a Genova, a Milano e a Roma ora.
Cosa ti fa sorridere e fa stare bene?
Il mare, una delle cose più belle al mondo, è rilassante.
Ti piace cucinare?
Ho provato a fare qualcosa, non sono molto capace. So fare giusto le cose facili.
Che pizza prendi quando vai a cena fuori?
Margherita, un classico.
Una nazione che ti è piaciuta da visitare e qualcosa da vedere ancora?
Mi piace viaggiare, ma preferisco starmene in relax. Mi è piaciuto vedere gli Usa, e sono curioso di andare con gli amici a Las Vegas, Miami o Los Angeles. Più romantici direi Maldive o Bora Bora.
Gioca a Fifa? Chi è il più forte dei tuoi compagni?
Gioco poco alla Playstation.
Cantante preferito?
Qualche rapper, musica hip-hop. Anche cose estere ma non so dirti nomi.
Quanto bene vuoi ai tuoi fan?
Tanto, più passa il tempo e più c’è affetto da parte loro. Anche quando vengono qui a Trigoria e mi portano qualche pensierino, li ringrazio ogni giorno.
Dove festeggerai il tuo compleanno?
A Roma, con gli amici che scenderanno da Savona. Magari dopo la partita con il Bologna.
Ti piacciono questi account su di te?
Mi fa piacere, sì.