Le parole di mister Eusebio Di Francesco dopo la gara di Champions League dell’Olimpico:
Pensava che il Chelsea potesse soffrire così tanto?
“Non credevo, sono una grande squadra, ma sapevo potessimo essere pericolosi salendo con le ali e attaccando con le mezzali. Era importante partire bene e gestire nella ripresa”.
Sfruttata l’assenza di Kantè?
“Se non ha giocato un motivo c’è, sapevo avessero giocato con due trequartisti. Ci hanno inizialmente creato difficoltà, ma mi aspettavo questa formazione”.
Un gran calcio, 6 gol al Chelsea e primo posto. Questa la serata della consacrazione?
“Una serata che tutti noi, anche il pubblico, meritavamo. Ho messo tanti ragazzi dell’anno scorso, meritavano una serata così. Al di là di tutto è legata anche a questo la formazione.Più che consacrazione direi consapevolezza, l’ambiente è duro e non si smette mai di dimostrare, abbiamo fatto vedere che con questo pensiero collettivo ce la giochiamo con tutti”.
El Shaarawy trasformato: cosa ha fatto?
“La testa fa la differenza, per essere il giocatore che è deve avere continuità e fare entrambe le fasi nello stesso modo. Ha fatto due reti tagliando benissimo senza restare largo. La sua qualità è nella fase difensiva, aiutando la squadra è cresciuto”.
Dopo la gara con l’Atletico si sarebbe mai pensato di essere ora primo nel girone?
“Io dico sempre ai ragazzi che ci credo. Siamo passati anche attraverso il Qarabag che molti dicevano fosse una partita facile. In Europa non è facile vincere e si è visto, dobbiamo continuare in campionato ma mi piace giocare in Europa perché tutti partono per vincere. Ci avviciniamo a qualcosa di importante, ma è presto”.
E’ la sua vittoria più bella da allenatore?
“Una grande vittoria, non mia. Di tutti, nostra, dei tifosi e dei calciatori. Mi voglio togliere tante soddisfazioni, ci dovrà dare consapevolezza e non presunzione. Felicissimo di aver regalato una grande serata a Roma e alla Roma”.
C’è una soddisfazione tua personale? Hai dimostrato di essere un allenatore importante…
“Sto vivendo tutto con serenità e consapevolezza di cosa poter dare. Non è importante entrare nella testa dei giornalisti, ma penso a quella dei giocatori. Sarò sempre sereno, ma mi godo questo momento. Per adesso si continua su questa strada e basta”.
GGR