Pazientare fino alla prossima primavera, per gli appassionati di quel genere un po’ noir che è il fair play finanziario. L’anteprima non è banale, l’ha resa pubblica la stessa Roma avvertendo il mondo intero che «il risultato economico al 30 giugno 2017 si presenterà oltre la soglia prevista dall’Accordo transattivo. (…) Non essendo predeterminata una automatica applicazione di una sanzione a fronte di questo tipo di violazione, e a maggior ragione quale tipo di sanzione, non è oggi prevedibile quale decisione potrà essere assunta» dalla Uefa.
Ergo: a breve cominceranno i contatti tra le parti, nella prossima primavera – nel 2015 l’accordo transattivo arrivò a maggio – la Roma saprà a cosa andrà incontro. Se una semplice multa o un nuovo percorso da seguire, come pensano a Trigoria, o qualcosa di più. Da Trigoria fanno sapere di aver rispettato il meno 30 delle prime due stagioni, anzi di essere andati oltre le previsioni facendo registrare un rosso inferiore alla cifra imposta. E il break even del 2017 sarebbe stato mancato di pochi milioni, si stima circa 5. Ecco perché da Trigoria c’è fiducia che la Uefa riconosca il percorso virtuoso della società. Ma allo stesso tempo, essendo una situazione inedita e non essendo stata predeterminata una sanzione, è la stessa Roma a non avere certezze. In fondo la Uefa aveva stabilito nel 2015 degli obiettivi che il club giallorosso non è riuscito a centrare.