(E.Menghi) – Strano destino quello di Gerson: dei 534 minuti totali con la Roma ben 118 li ha giocati contro Juventus e Chelsea. Con quasi un anno di apprendistato di mezzo. Giocare le partite importanti e poi sparire nell’anonimato è un controsenso che ha vissuto il brasiliano sulla sua pelle, quando Spalletti ha scommesso su di lui allo Juventus Stadium per poi fare marcia indietro all’intervallo e relegarlo in panchina col cartello «vendesi». Per sei mesi è stato un peso con la valigia pronta, fatta e disfatta a gennaio quando era stato ceduto al Lille, salvo poi tornare indietro senza l’accordo. Ma Gerson in estate ha iniziato a prendere lezioni da Di Francesco e si è presentato a settembre in forma per rimettere in discussione la sua posizione: il tirocinante sfortunato ha lasciato il posto ad un uomo nuovo, l’uomo in più della Roma. Ha risposto presente nel rodaggio iniziale con cui il tecnico gli ha dato la possibilità di mettere minuti sulle gambe e si è fatto trovare pronto per partire titolare a Stamford Bridge.
Se l’anno scorso sembrava troppo lento per fare la mezz’ala, adesso ha i numeri giusti per giocare esterno d’attacco contro il Chelsea. Si è arreso solo ai crampi al 73′, dopo aver coperto una distanza di 8 km. Ha vinto un contrasto, recuperato tre palloni e azzeccato il 93% dei passaggi. Insomma, si sta rivelando un elemento prezioso che può permettere a Di Francesco di far ruotare la squadra, per dare riposo a tutti. Per questo motivo rispolvererà anche Moreno in una delle prossime due partite, tra Torino e Crotone, vista l’assenza prolungata di Manolas. Florenzi e De Rossi possono tornare dal 1’ domenica, anche El Shaarawy e Pellegrini sperano. Ieri solo palestra per i giallorossi, partiti dall’aeroporto di Stansted, fuori città, e atterrati all’alba nella capitale. Oggi si torna in campo alle 11, per Schick e Defrel il possibile rientro in gruppo potrebbe non bastare e la convocazione può slittare.
fonte: Il Tempo