(F. Ferrazza) Buona la prima del terzetto casalingo. La Roma batte il Crotone (1-0), proiettandosi subito alla gara di sabato contro il Bologna. Il campionato da gestire, senza viaggi stressanti, prima che l’Olimpico si trasformi in uno scenario di quelli da ricordare, per la prestigiosa sfida col Chelsea, di martedì prossimo. Quella che chiuderà la mini scia in casa, davanti a un pubblico dal punto di vista numerico, importante: 50mila i biglietti venduti, con la Champions che dopo una vittoria e due pareggi, cresce di appeal agli occhi dei romanisti.
Prima, però, Di Francesco chiede ai suoi una vittoria anche tra due giorni, dopo aver senza troppi patemi superato il Crotone, grazie al rigore realizzato da Perotti. «Un rigore importante dopo quello sbagliato, cambio sempre modo di calciare – spiega soddisfatto l’argentino – vittoria importante, due anni fa l’avremmo pareggiata questa gara, invece abbiamo preso tre punti fondamentali. Non è facile giocare così tante partite vicine, siamo un po’ stanchi, abbiamo però difesa e portiere molto solidi, e poi facciamo gol, non si può sempre giocare bene, però abbiamo vinto, conta questo».
In campo dal primo minuto – come annunciato alla vigilia – Karsdorp. Il terzino non può essere al meglio, fatica, prova, sbaglia e ne azzecca qualcuna, impegnato per ottanta minuti a prendere le misure con un calcio che sta conoscendo, costretto a fare l’esordio in giallorosso solamente a fine ottobre. «Rick è pronto e ne siamo felici – tira quasi un sospiro di sollievo il ds Monchi – speriamo migliori e cresca partita dopo partita». Confermato Moreno, alla sua seconda presenza consecutiva da titolare, ieri sera accanto al rientrante Fazio. «Ha cominciato a svolgere la preparazione tardi e non è potuto essere al meglio subito – continua il dirigente – non ha avuto tempo di riposarsi, per questo il suo inserimento è stato rallentato».
Monchi sfiora poi la questione legata agli episodi di antisemitismo. «Una cosa molto brutta. Noi siamo personaggi pubblici e dobbiamo dare l’esempio». Ieri sera, una parte della Sud, in particolare lo storico gruppo dei Fedayn, ha continuato a protestare contro le multe arrivate ai “lanciacori”, entrando quindici minuti dopo il fischio d’inizio. Il resto della curva presente ha deciso di intonare il coro che ormai fa da colonna sonora alle gare dei giallorossi, durante il minuto di riflessione dedicato alla lettura di un passaggio del Diario di Anna Frank. Lo stadio ha poi applaudito al termine di quei sessanta secondi, sottolineando un’iniziativa volta a sensibilizzare il pubblico dopo l’episodio degli adesivi attaccati dai laziali.