Se nell’undici titolare della settimana di Champions la Uefa ha inserito Kolarov ma non Dzeko, il capolavoro balistico dell’attaccante ha rubato la vetrina in tutta Europa, scomodando paragoni con gol simili di Van Basten, Batistuta, Totti e Del Piero. In attesa di far coppia con Schick (che oggi forse potrebbe tornare in gruppo), il bosniaco non cerca solo la bellezza, ma anche la prolificità, certificata dalle 59 reti segnate in 100 partite giallorosse.
“La palla l’ho presa benissimo e ne è venuto fuori forse il gol più bello della mia carriera. Ora però occorre dare continuità ai risultati. Dobbiamo avere più fiducia perché siamo forti, ma la prossima gara col Torino potrebbe essere anche più difficile”.
I due sembrano inseparabili anche fuori dal campo e stanno indirizzando la stagione della Roma a suon di gol e assist. Sarà per questo che, nella notte di Londra, James Pallotta il secondo abbraccio particolare dopo Edin («hai fatto un gol fantastico») l’ha riservato proprio ad Aleksandar.
fonte: La Gazzetta dello Sport