Dzeko è un puro colpitore, calcia di collo pieno, è monumentale e classico, quando corre, quando tira, quando salta, sembra sempre in posa. È il suo modo per concentrare la forza. Non ha dribbling, anche se è un giocatore tecnico, semplicemente gli interessa poco. Ha potenza e geometria. Abbiamo parlato spesso di geometria per gli attaccanti. Non intendo il teorema di Pitagora, intendo l’uso dello spazio, sapere trovare a occhi chiusi la traiettoria meno banale, la più angolata.
Dzeko ha questa dote. E ha un formidabile senso dell’equilibrio in corsa, nel momento del tiro. Difficilmente calcia alto: o a terra o a mezza altezza, le cose più complicate per un portiere. È della nuova stirpe di attaccanti, quella cominciata da Ibrahimovic e dagli africani, attaccanti cioè di grande forza e tecnica, arrivati tra la fine del secolo scorso e gli anni duemila. Dzeko è un seriale del gol, è come sapesse molto lingue.
fonte: Il Corriere della Sera